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Non ho mai visto spettacoli di questo gruppo e vi ringrazio di avermelo fatto conoscere, se capitano a Bari o dintorni seguirò il consiglio che dà Adolgiso. Ben detta la definizione sult eatro di ricerca, assai centrata. Mi lascia perplessa l'affermazione quanto che il cinema "nasce morto"! Per essere morto però mi pare che sia un morto ancora in buona salute. E poi perché operare un distinguo fra l'attore di cinema e quello di teatro? L'attore è uno. In Italia forse no, ma in Inghilterra, Francia, Stati Uniti, l'attore fa cinema, teatro, radio, tv. E poi Totò (un grande attore o no?) non ha fatto dal varietà a Uccellacci e uccellini? Interessante comunque, in altri momenti, quanto dicono i Kinkaleri. Un saluto a tutti. Cristina
Dve essere un gruppo interessante e quando mi sarà possibile cercherò di vederlo, ma perché non hanno fatto nomi quando sono stati invitati a farli circa i colpevoli del disastro del teatro in Italia? Provo io a farne due: l'Eti e il ministro Urbani. Non saranno i soli ma sono due nomi che andavano fatti. Augh! Kocciss
Necessaria premessa: non ho visto spettacoli dei Kinkaleri. Letta l'intervista con loro, ricordavo che erano stati nominati alcune volte (negativamente) quando avete presentato Castiglioni. A leggere quanto dicono è desolante. Sprizzanopresunzione e basta. Spero che gi spettacoli siano diversi. Comunque fate bene a presentarei gruppi" anche quandocome in questo caso non incoraggiano verso il nuovo teatro. Per questa vota vi perdono. L'altro teatro è resta insopportabile.
Io uno spettacolo dei kinlaleri l'ho visto : mai più! D'accordo con chi mi ha preceduto che questo sito fa bene a presentare i cosiddetti "gruppi", ma per favore, selezionate meglio! Non ve la prendete, è detto con affetto. Franco.
L'Omo è proprio bello perché vario. Io ne ho visti due di spettacoli di Kinkaleri e un'installazione video a Milano di recente. Devo dire che in tutte queste occasioni mi sono stupita della capacità di pormi sotto gli occhi il mondo che vivo più o meno quotianamente. Il travaglio, l'intelligenza, la crudezza, la bellezza di una distante vicinanza. Viva!
E dove sarebbero presuntuosi i kinkaleri? Espongono la loro idea delle cose in grande sincerità e in fondo fragilità, in una situazione culturale italiana impastata da grandi fratelli e marchettari vari, dove l'unico modo per far cultura è abilitarsi a giudicare ed eliminare a colpi di telefono (tanto l'importante è pagare). Ragazzi uno spettacolo può piacere o no ma quello che deve restare è il rispetto per chi nella situazione di oggi si espone nelle sue convinzioni estetiche e politiche, altrimenti resta solo il giudizio, e di tribunali è pieno il mondo. Non è di questo che abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di parlare di far esistere la molteplicità delle visioni perchè il mondo è gia troppo un grande magazzino dove ti guardano dall'alto con le telecamere accese. Io ho visto degli spettacoli di kinkaleri e rispetto a tutto il ciarpame istituzionale del gran teatro o del nuovo, che tanto non vuol dir nulla la parola "nuovo", ogni volta ho sempre la senzazione di trovarmi di fronte ad un evento, e soprattutto mi pongono sempre dei dubbi che sono certa che sono anche loro. E per chi dice: mai più! io dico: resta a casa a guardarti la tv! La vera tragedia è sempre e solo quella di essere spettatori. Vi saluto e adoro i kinkaleri.
Anch'io non sapevo di questi Kinkaleri nonostante sia alquanto informato sull'area dei gruppi. Non entro nella polemica che s'è aperta qui, m'interessa solo dire che è bene, aldilà dei giudizi che si vogliono dare sugli spettacoli o sulle dichiarazioni, far parlare gente di teatro, Kinkaleri docet, che è regolarmente ignorata dai grandi organi d'informazione e dalla Tv. Ma la Rete STA diventando o forse già lo E' un grande organo d'informazione o no? A me pare di sì. Probabilmente i primi ad averne coscienza (ma non sempre accade) sono proprio tanti nomi che inseguono invano la grande stampa dedicando poche energie al web. Un solo appunto a Adolgiso. Ho notato che in altra parte di questo sito (Sezione Cosmotaxi) parla male della più recente produzionx della Societas Raffaello Sanzio. Mi pare un giudizio troppo severo, non condivido. E soprattutto avrei gradito lo motivasse meglio. Complimenti comunque alla linea generale del sito, di grande navigabilità e bella grafica. Cari saluti. Aldo Cristanti.