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Deiscalizzazione ad hoc per i galleristi. Brava Martusciello! Non faccio la gallerista ma lavoro nell'area degli iuffici stampa e un pò ne so del provblema. Defiscalizzare sarebbe una boccata d'ossigeno per i privati. franca rossini
Anche quanto dice la Martusciello contro la privatizzazione dei musei pubblici è importante efa il paio con quanto ha rilevato l'amica che mi ha preceduto. Giorgio Satriani
Lei accusa i giovani artisti (italiani?) d'impreparazione culturale. Vorrei sapere ,non pensa che una certa cifra 'selvaggia" possa giovare all'arte? Grazie. gioia
Buona conversazione. Domande puntuali, risposte ottime. franco
Signora Martusciello, è vero quanto sento che i critici guadagnano facendosi dare le opere gratis dagli artisti che promuovono nella speranza chelaloro promozione poi faccia salire nei prezzi l'artista... E' diffusa tale pratica così come sento dire? Buffalo Bill
Vorrei che l'intervistata dicesse quali artisti italiani under 30 oggi lei stima di più. Possibile? maria garattini
adolgiso prova gusto a scherzare su tutto. Ma perché? Gli fa schifo tanto parlare seriamente? Belfagor
Non credo che le interviste possano risolvere i problemi delle arti visive in Italia. Stop. omero di santo
Nell'introduzione è detto che la Martusciello sta scrivendo dei libri ma non si fa cenno a titoli e contenuti. Perché? E' possibile sapere? grazie e saluti. giulia costanzo
A Gioia rispondo che l'impreparazione culturale è una cosa, e una certa freschezza, anche selvaggia, un'altra: non a caso il graffitismo e altre pratiche underground, che io apprezzo da sempre, hanno fatto e fanno scuola. A Buffalo Bill dico che i critici guadagnano in vario modo (lecito e non) e misura (con una sperequazione incredibile, vi assicuro), quindi anche accettando uno scambio del loro lavoro con quello altrui o accogliendo attestati di stima in opere che apprezzano, in cui credono e quindi, se sono fortunati, monetizzano in futuro...
A Omero rispondo con benevolasimpatia che le interviste, ma anche gli articoli non risolveranno, ma aprono un confronto, fanno discutere: chi dice, cioè chi parla e scrive si assume una responsabilità (critiche, querele, opinioni discordanti etc.), almeno, mentre chi sta solo seduto e si domanda se, se, e se, rischia al massimo cellulite e sedere flaccido. Il mio ancora è sodo. A chi chiede dei miei libri: è uscito da poco un libello su arte anni Sessanta e produzione underground attuale (Sottoterra 2, Viola edizioni, Roma, 2007); un libro-catalogo per Gangemi su un artista protagonista negli anni Settanta di quel "ritornoalla pittura" di storica memoria (Gianfranco Notargiacomo, Gangemi, Roma, 2007). Altre pubblicazioni, non avendo ancora firma in contratto, le posso solo accennare: un libro pronto -su Renato Mambor e gli anni Sessanta a Roma, ma sperimentali; uno da ultimare su un artista contemporaneo, per Gangemi edit.; uno da definire su artisti "giovani" a confronto con sperimentali storicizzati forse (forse) con Castelvecchi edit. E altro bolle in pentola...
Per tutti gli altri che mi hanno letto e hanno condiviso con me alcune analisi del sistema e dello stato dell'arte, un grazie: ricordiamoci, però, che dare voce alle idee e opinioni è importante e necessario. Per quanti lo hanno fatto scrivendo commenti, due volte grazie, pensando che, tra l'altro, l'unione può fare, a volte, la forza.
Perché solo io non ho meritato una risposta? Era tanto scema la mia domanda? maria garattini
Complimenti ragazzi! Sierte bravissimi. Ho letto anche in Cosmotaxi l'incontro con Gerosa sull'agenzia per viaggi virtuali in Second Life, molto interessante. Su SL ci sarebbe stata bene anche una domanda alla Martusciello, ma va bene lo stesso così. Saluti alla redazione e a tutti i vostri lettori.
A Maria che si lamenta della mia mancata risposta, eccomi qui con una lunghissima riflessione per lei: gli artisti che a me interessano non sono moltissimi ... I tanti che gravitano nel mondo dell'arte sono certamente bravi (alcuni), di classe o di buona mano (altri), ma spesso troppo estetizzanti, glamour, trendy... mancano, cioè, di consapevolezza poetica, di profondità e complessità concettuale...(la maggior parte). Ciò non li esclude dal mercato/sistemadell'arte, naturalmente... tant'è. I nomi dei mie promossi (contaminazione linguistica perfetta; ricerca estetica-concettualità perfettamente equilibrati): oltre ad alcuni "classici" di una stessa generazione o giù di lì -tra i quali Luca Vitone, Luca Pancrazzi, Pierluigi Pusole, Daniele Galliano; Grazia Toderi; Cuoghi Corsello, Elisabetta Benassi, Pierpaolo Campanini; Massimo Arienti; Benvenuto (Carlo), Botto & Bruno, Bianco Valente, le guest star Xhafa, Tiravanja, Tuttofuoco, la tosta Sukran Moral etc.-, segnalo Gioacchino Pontrelli, area generazionale non lontana dai precedentii, forse ai più un pò meno noto, ma bravissimo; Alberto Di Fabio, ormai tra i prossimi top ten; il complesso, non "inquadrabile" Alessandro Bulgini; gli "anomali" Tubi e Matia, per varie e differenti ragioni. Un pò più giovani, o di più "giovane" "carriera": di prossima, più palesata "emersione" Roberto Timperi; i particolarissimi Hotel de la Lune che mi incuriosiscono...; poi Domenico Mangano, Carla Mattii, Elisabetta Di Maggio, Pietro Ruffo di cui attendo sviluppi... Avrò, nella velocità estrema della risposta, dimenticato qualcuno di caro o di importante che mi perdonerà: questa non è un'enciclopedia. Degli artisti under 30 new-entry non parlo ancora perchè sto lavorando ad un saggio che mi brucerei, altrimenti, ma te/ve ne darò conto sempre su questo adolgisosuperstar.
Non si può dire che la Martusciello "la mandi a dire". Lo dice lei stessa. Sull'inutilità delle interviste/dichiarazioni etc. che qui qualcuno ritiene inutili, dissento. Sicuramente non cambierabnno il mondo (ma questo non spetta alla politica?) ma dipende da chi le fa. Se dobbiamo riferirci a questa vivace barbara, le cose hanno un senso. Se invce dobbiamo pensare alle risposte tutte sulla difesa, tutte per tutelare tutto, tutte per non scontentare nessuno, allora sì sono inutili. Martuisciello non ha risposto così. E' stata netta, precisa , chiara. Allora serve. Io la penso così. Un piccolo rimprovero per Adolgiso (bravissimo cmq), ha ragione chi mi ha preceduto. Ci sarebbe stata bene con questa critica una domanda su Second Life. Con affetto. giacomo serrao
Beh, il piglio della Martusciello non è sicuramente quel vacuo assenso che si respira a tutte le inaugurazioni dell'arte italiana. E questo è un bene, perché di tanto in tanto sembra davvero che vada tutto bene, quando non è affatto così. Rispetto alla questione dei giovani, - che è vero hanno poca conoscenza, credo ci sia anche una profonda responsabilità del mercato e dei suoi artefici, perché è piu' facile vendere opere "decorative" e allora è anche piu' facile esporle e il numero di mostre prive di questioni centrali o di concetti pesanti si riduce. Allora il problema non è tanto essere under 30 o over 30, quanto essere riconosciuti sulla base della forza che alcune opere o percorsi hanno. La signora Martuscello fa ad esempio il nome di Alessandro Bulgini che è già over 30 eppure non è ancora esploso come dovrebbe, pur proponendo uno dei percorsi piu' profondi nell'arte italiana in questo momento. Mi viene in mente l'opera montata per la collettiva "Falso Movimento" al castello di Genazzano o addirittura la sua performance sul fiume organizzata da Volume!. Comunque la lista che fa nella risposta a Maria mi trova molto concorde, specie sulla Benassi, sicuramente attestata ai livelli che merita, e sui giovani Hotel de la Lune, di cui sono riuscito a vedere solo l'ultima mostra, in riva al Tevere, che mi ha lasciato letteralmente senza parole (guarda caso organizzata anche questa da Volume! - una galleria che non si pone tanto il problema di vendere...).