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Bella intervista. Rapida, chiara. Senza tirarla sulle lunghe e facendo capire. loretta savini
E' da elogiare questa Serri che da letterata afferma essere all'avanguardi a oggi la musica e il video. Non so quanti al suo posto avrebbero lo stesso coraggio nel dire quella (giustissima)cosa. Chapeau! Mario Di Caro
La signora Serri dice che l'editoria italiana ha sempre tradotto molto . Ma era un complimento o una critica? Non mi pare che sia troppo chiaro o sbaglio? Mi piacerebbe capire meglio. Grazie. Saluti fabio cortesi
D'accordo che il successo di un libro si può tentare d'ottenerlo invadendo vetrine e mandando gli autori nei talk-show. Andrebbe aggiunto che oggi 'è (nel bene e nel male) anche il web. Non è un caso che sia corteggiato dagli uffici stampa. Complimenti per gli ospiti della vostra astronave. Torrerossa
Il tema dei P"rofeti disarmati" m'interessa molto. Non sapevo di quel libro. Grazie per averne parlato, l'acquisterò. franz agostini
Ho trovato su questo sito nella sez Newletter un violento attacco al manifesto New Italian Epic. Vorrei sapere dalla Serri che cosa pensa di quel movimento dei Wu Ming. La ringrazio per la risposta che vorrà darmi. maria ottavi.
Adolgiso e Serri si sono ben intesi nel dire ogni male dei comunisti. La trovo una cosa vergognosa. Falce di Luna
Fate bene a rocordare un libro che parla degli stupri in Italia... di questi tempi poi! Brava Serri ad averlo scritto. rita stocchi
Non sono d'accordo con l'intervista a proposito delle tecnologie "all'improvviso fuori moda e poi spariscono". Mai sparite. Si evolvono. Non escono di moda, cambiano. E producono nuovi linguaggi. Gianni De Florentis
Mi piace questo tono disinvolto ma non distratto con cui vengono trattati gli argomenti lettrari qui. Spesso ti fai una barba lunga così a sentire parlare di temi che pure sono interessanti ma trattati con paroloni e giri di parole inutili. La lingua dei critici sembra fatta apposta per impedire invece di favorire la comprensione di ciò che dicono. La Serri per fortuna non appartiene a quella schiera.
la serri dopo aver detto che de kerhkove studia le tecnologie e il loro modo di influenzare la società, afferma che la letteratura è altra cosa. Perché la letteratura non dovrebbe essere investita dal pensiero tecnologico? Che forse la letteratura vive fuori del mondo? cesarina liguori
risposte per i lettori dell'intervista grazie grazie a tutti per essere intervenuti che l'editoria ha sempre tradotto è un complimento, ma a vote implica un po' di distrazione per i connanzionali. Trovo bravissimi i Wu Ming , li ho intervistati su ttl il supplemento letterario della Stampa per cui scrivo. Hanno fatto un lavoro encomibile sul web Non volevo dire che la letteratura non deve scrivere e occuparsi della tecnologia, volevo semplicemente dire che è diversa. Non c'è l'ho con i comunisti ma con tutte le forme di ipocrisia e di censura che sengano la storia del nostro paese A PRESTOOOOO