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Bella intervista, esauriente nei suoi contenuti esplora angoli anche poco noti della produzione joyciana. Complimenti. carlo de felici
Sono da anni un'appassionata di Joyce, grazie per la segnalazione di questo libro che non conoscevo e me lo regalerò per natale.
Sì, una bella intervista, ma non condivido il parere del prof Sabatini: un po' di pagine in meno all'Ulisse (di cui sono ammiratrice)avrebbero fatto del bene. sara benedetti
Bravo Sabatini e bravo intervistatore, ma avrei gradito che al professore fossero state rivolte anche domande sul "privato" di Joyce, ad esempio sulle sue lettere hard a Nora. Ma resta comynque un bel pezzo d'indagine sullo scrittore Freccia Scarlatta
Esuli sottovalutato? Così come dice Sabatini? Per me è soltanto un lavoro riuscito male. Circa poi quanto dice Adolgiso accostando Svevo a Joyce nell'incapacità di scr vere bene per il teatro n , non sono d'accordo neppure con lui. Svevo per la scena scrive meglio, molto meglio di Yoyce, a mio parere.Al più p osso concordare con Sabatini quando afferma che si tratta di autori indubbiamente più portati alla narrativa che alla scena. Grazie per l'ospitalità. pino de stefani
Per me è un'intervista venuta benissimo e fa capire molte cose su ragioni e stile dell'irlandese. Non credo che trattenersi sul "privato" di Joyce avrebbe dato più conoscenza sull'irlandese. Circa il teatro, mi pare chiaro che Adolgiso tende al ribasso e Sabatini al rialzo di quella produzione, ma anche questo contribuisce a rendere interessante quel dialogo. Su Svevo non mi pronuncio perché non ho mai letto il suo teatro. elena giustiniani
A me l'intervista è molto piaciuta e scrivo a questo sito (conosciuto attraverso la nota di mesi fa sul Corsera) per una riflessione che riguarda sì l'intervista ma da un'altra angolazione. Oggi cose così beb fatte possiamo averle più sul web che non sulla pagina stampata per non dire della tv o, perfino, della radio, dove trattenersi piùdi tanto su di un argomento pare sia peccato mortale. Leggendo quanto ho letto qui sono riuscito ad appassionarmi, probabilmente anche io sulla stampa mi sarei stancato. Perché? Non so rispondere a questa domanda. Se c'è qualcuno che lo sa... ad esempio Sabatini? Beh, sarei lieto di una sua risposta giuseppe de liso
Forse dipende tutto da com'è condotta l'intervista, da chi fa le domande e da chi risponde. Non credo che dipenda dal mezzo sul quale è disposta un'intervista. Anch'io sarei incuriosito da una risposta di Sabatini. Non escludo Adolgiso, mi perdoni, ma lui è il conduttore di un sito che sprizza tecnofilia da tutte le sezioni e perciò credo che finiremmo con l'ascoltare un'esaltazione della comunicazione in Rete. Ecco perché anch'io mi rivolgo a l professore Sabatini. giuliano