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Muzzioli dice cose giustissime sulla definizione di "poesia sperimentale" e sulla fugura del critico. Raramente ho trovato su quei temi tanta incisiva chiarezza. E poi che gioia trovare un letterato che dice cose dotte tanto spiritosamente prendendo parte al gioco propostogli! Bellissima conversazione. Complimenti anche a chi l'ha condotta. Tornerò spesso a visitare questo bel sito.
Ho letto in Cosmotaxi la novità editoriale di Muzzioli e da lì, seguendo il link, ho letto l'intervista. Splendida. Complimenti sara di persico
Ho avuto l'onore di avere Muzzioli come professore... credo sia fantastico! riesce a trasportarti in un mondo tutto suo fatto di ironia, distopia e anche di realtà…un mondo che, se ci pensate bene, potrebbe anche entrare a far parte del vostro! E' come salire su una nave fantastica e seguire la scia del meraviglioso verso i luoghi inesplorati della letteratura... Su questa nave ho imparato a capire molte cose che tenevo già dentro di me e che magari, forse, ancora non riuscivo a focalizzare...ma anche tante cose nuove! La letteratura, la poesia, è come uno scrigno magico e infinito dove purtroppo solo in pochi possono accedervi, proprio perché la maggior parte della gente non vuole accettarne la chiave abbandonandosi alla cultura con la c minuscola... bè, io sinceramente ho scelto quella con la maiuscola... la Letteratura che ti apre gli occhi, ti fa vedere la realtà anche con la fantasia, ti fa distinguere il superficiale dal profondo, ti fa diventare il critico di questo mondo che ormai va in pezzi per la troppa stupidità, ti fa capire da che parte stiano i buoni, da che parte bisogna schierarsi per ottenere sempre il meglio! Amo l'arte in quanto tale perchè riesce il più delle volte a ripiegarsi su se stessa ma allo stesso tempo a finalizzare i suoi messaggi nascosti, amo la non superficialità di chi cerca di dareun senso a questa vita...credo che attraverso la Cultura si riesca a toccare le cime dei monti più alti, quella cime inesplorate e perfette anche nella loro decostruzione; amo la sublimazione e la sua desublimazione... il poeta è come il Demiurgo che crea o meglio, non crea ma modella la realtà, perchè una poesia il più delle volte dice cose che vanno "oltre" ma che fanno parte del tutto che ci circonda e questo "oltre" è una delle mie prerogative.. scoprire veramente quello che c’è dietro le cose… pensare al Grande Fratello e ricollegarmi a Orwell e riflettere sulle distopie totalitarie, non a quello stupido e insensato reality show! Il poeta ha davvero perso l’aureola ed è stato rimpiazzato da tutto questo schifo che ci circonda, tutto questo schifo che rimane così schifosamente a livello di epidermide …siamo diventando davvero una società larvale?? Se davvero stiamo andando incontro a questa superficialità io mi ritaglio un piccolo cantuccio come faceva Saba nella sua Trieste e allo stesso tempo cerco di armarmi per combattere in questa guerra con l’obiettivo di provare a riscrivere questo mondo! Credo che, anche se in pochi, non dobbiamo arrenderci, dobbiamo continuare a lottare… con il nostro cuore, la nostra mente! Non servono delle armi da guerra, basta una semplice penna o, nel mondo tecnologico di oggi, anche una semplice tastiera…