Parole nello Spazio
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Comunque, Nori è un grande!!!!
Riguardo la domanda se il web trasformi o no la lingua italiana, ritengo che per conoscere l'evoluzione della nostra lingua si debba studiare soprattutto la "scrittura" via web! Perché? Perché soltanto così (l'ò azzardato in un mio studio: "I Segni nel tempo") si capisce quanto questa "scrittura" imperi, soprattutto nella televisione di RAI e Mediaset. Esse, coi loro programmi, tele-giornali in testa, accettano e promuovono quella che chiamo la "grammatica dei chatter", in cui sono cittadini onorari: superficialità, errori pacchiani (fra cui quelli dei segni grafici), polisemia, ripetitività dei termini, e, quindi - così come riconosciuto anche da Paolo - aridità espressiva.
Chissà perché Adolgiso dice che non gli interessa sapere se Learco Ferrari è o no un alter ego di Nori. A me interesserebbe moltissimo. Nembo Kid
Ho letto Nori. Mi piace. Ma se mi chiedete il perché non lo so dire. Nella presentazione sono dette cose che mi hanno fatto capire meglio. Grazie. Sandro Marvelli
Sono in disaccordo con quanto sostienequi l'intervento di Carmine Natale. La sola letteratura che mi pare valga la pena di seguire è quella sul web. Non mi riferisco, è ovvio, a quella trascritta dalla pagina al web, ma ai wicki, a quella in cui concorrono altri mezzi (foto, musiche, filmati) in altre parole all'ipertesto nella versione inciè nota come "scrittura mutante". Il resto mi pare terribilmente vecchio. Meglio allora leggere i tanti classici che a ognuno di noi mancano. Fatalmente. Per quanto si possa essere buoni lettori, lettori "forti" come li indicano le statistiche. grazia foresi
Nori è un autore che non conosco. Mi avete incuriosito con quest'intervista e cercherò di porre riparo alla mia lacuna. Mi pare che non sia uno che se la tira e ciò m'incoraggia as leggerlo Giorgio A.