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Cappellate. C'è chi ha smesso il fez per la kippah, mentre molti intorno a lui s'erano tolta la kippak e calzato il fez. D'accordo, c'è stato anche chi ha scambiato la moglie per un cappello, ma.

 

GB o SH? E' più fetente Bush o Saddam? La contesa non m'appassiona, ma fra tanti interventi sul tema, il migliore credo sia una vignetta di Vauro apparsa sul Corsera. Titolo: "Saddam non parla"; il capo iracheno è seduto, alle sue spalle Bush gli tiene una mano sulla bocca.

 

Macro e micro. I neonazi (e non da soli) tifano per la guerriglia irachena.

Jorg Heider, dopo avere speso ripetute parole d'elogio per gli estremisti islamici, mo' si consola affermando che l'uomo beccato nel tunnel sia solo un sosia di Saddam.

Dallo scenario internazionale ad uno rionale: nel mio quartiere agisce un gruppo d'estrema destra extraparlamentare che affigge un giornale murale scritto a pennarello. Dopo una serie d'attentati con americani morti ammazzati - il periodico esultò: "Ogni giorno buone notizie dall'Iraq". In seguito alla strage di Nassirya, s'affrettarono a coprire i precedenti manifesti con un altro in cui era detto "Onore ai Carabinieri. Libertà per il popolo di Saddam". Cattura del raìs: eccoli precipitarsi a sostituire il precedente con un altro ancora: "Buone feste a tutto il quartiere".

Che leggerò nel prossimo? L'annuncio di una canasta di beneficenza per i fratturati del Terminillo? La proposta d'acquisto a prezzi politici delle ricette di Suor Germana? Vi terrò informati.

 

Pulpito F iction. Il cardinale Renato Martino, s'è incazzato di brutto. Dopo l'arresto di Saddam, ha detto scandalizzato: "E' stato trattato come una vacca". Da quale pulpito! Dal ministro della Giustizia del Vaticano! Che per secoli i suoi nemici li ha arrostiti sui roghi, tritati alla tartara durante l'Inquisizione, decapitati fino a ieri in Piazza del Popolo. E ora si è data una calmata solo perché non ha più la forza politica d'erigere patiboli. Però la violenza con cui sbraita contro il progresso scientifico, la libertà sessuale, il controllo delle nascite, l'introduzione di una legge sull'eutanasia - ghiottonerie condite con strette di mano a Pinochet -, la dice lunga sulla violenza che anima pure oggi le tonache nere che, se avessero mano libera, non si limiterebbero a visite veterinarie dei loro nemici per scorgerne eventuali capsule di veleno tra i denti o nelle chiome.

"E' cosa turpe" - secondo Seneca - "indignarsi per colpe da parte di chi, forse più gravemente ancora, un tempo se ne macchiò".

 

SH, il birichino. Non solo il cardinale Martino ha compassione per Saddam. Anche qualche altro. Povero SH, in fondo che avrà fatto mai? Sì vabbè, guerra all'Iran, invasione del Kuwait, gas sui curdi a Halabija, massacro degli sciiti a Naiaf e Kerbala, torture ed eliminazioni degli oppositori. monellerie. Però c'è anche dell'altro. Lo si apprende, ad esempio, leggendo il libro di Magdi Allam Saddam. Storia segreta di un dittatore che parla di quell'attrezzo già pluriomicida a 18 anni.

Poteva mai Bertinotti starsene zitto all'arresto di costui? No, non poteva. Il silenzio, in certi casi, appartiene solo ai saggi. E pur condannando con giaculatoria di rito il regime del raìs, ha definito l'arresto del tiranno "un arresto illegale". Forse fu illegale anche l'arresto di Eichman in Argentina là rapito dal Mossad. Chissà. Non ne so di diritto internazionale. D'arresti illegali di questo tipo, so però che me n'auguro più d'uno. E, udite udite, perfino qualcuno - se fosse possibile - nella terra d'Occidente dei nostri giorni. Che volete che dica, anche a me piacerebbe fare qualche monelleria.

 

Storie infami. Sono fra quelli che non credono esista un popolo migliore di un altro. Tutte le genti - e prime fra tutte le monoteiste - sono affratellate dalla competenza con cui riescono a commettere stragi, genocidi, atrocità. Eppure devo ammettere che gli irakeni sono riusciti ad introdurre una nota d'inaudita originalità nell'efferatezza: saccheggiare un proprio ospedale pedriatico. Non soltanto di medicinali o delle, immagino scarsissime, scorte alimentari (il conte Ugolino è stato chiaro: la fame è fame), ma di bende, lenzuola, piatti, sedie, termosifoni, e perfino di qualche giocattolo: in tv s'è visto un adulto che dopo la razzìa fuggiva stringendo in pugno una bambolina.

La Storia ha grande fantasia nei suoi drammi, e l'Uomo sta lì apposta per interpretarli.

 

Temi pensosi. Offende più le donne il burka o il tanga? Questo tema bigotto (affrontato con esperta coglioneria da cattolici e musulmani, e anche da qualche laico che li supera nella specialità), non riecheggia tra le mura di un Dipartimento di Salute Mentale, ma è stampato sui giornali, soffiato nei microfoni delle radio, raffigurato su già sfigurati teleschermi raiset e mediarai.

Ai tanti redattori al lavoro, propongo una serie di temi che Marcello Marchesi già individuò tempo fa ad uso dei Socci e Soci di allora: "Le chiavi di San Pietro sono di ferro, d'argento o d'oro?... Posso fare la comunione in blue-jeans?... Possiamo diventare angeli?... Quando Dio, chiamato, non soccorre, equivale a nominarlo invano?. A bocca aperta non ci si può baciare, ma a braccia conserte?... Il clistere rompe il digiuno?.. "

 

Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.

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