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Gli atti degli apostati

 

Addio Lucio. Il giornale aennino “Il Secolo” ha, giustamente, dedicato gran rilievo al cofanetto Cd+Dvd+Libro “Gli occhi di Lucio” firmato dal cantautore Dalla con Marco Alemanno… come dite? parente? credo di no, solo inesorabile fatalità… Dalla, nel volume, rimprovera la sinistra di sussiego culturale (e qui ha ragione), ricorda grandi nomi della destra – accorgendosi, però, di loro con grave ritardo – quali Céline, Pound, Evola. Ora, mettere insieme i primi due grandissimi nomi con il filosofo razzista Julius è operazione temeraria, ma Dalla va oltre. Fa sapere, infatti, che ammira il poeta Sandro Bondi (per godere di suoi versi QUI… imperdibili quelli destinati “A Silvio”, personaggio di cui non è detto il cognome, ma, probabilmente, amico del bardo), e definisce “simpaticissimo” Berlusconi.
E’ vero che la morte non si ha solo quando il cuore cessa di battere, ma quando si spegne il cervello.
E così Dalla – che pure tanti bei momenti in passato ha regalato a tante platee – ora ha chiuso gli occhi di Lucio. Dal suo cofanetto di dolore, coraggiosamente sopportando i latrati del lupo cui è stato tanto poco attento, gemendo nel redarguire alcuni e nel lodare altri, se n’è andato per sempre.
Non ti dimenticheremo. Che la cellulosa ti sia lieve.

 

 

Allarme. Obama è stato il primo Presidente americano della storia che, nel discorso di ringraziamento, ha citato i cittadini gay. Secondo voci di corridoio (ma anche di sottoscala) pare che la Binetti sia intenzionata a chiedere al Pd l’uscita dalla Nato.

 

 

Anagrammando. Perché Berlusconi e Gelmini sembrano un essere solo nel reagire stoltamente  alle critiche? La risposta la fornisce un anagramma: Berlusconi e Gelmini = Insorge un imbecille.

 

 

Aria nuova. A Roma. Accanto alle aggressioni neofasciste, ai numerosi episodi di razzismo, al numero per niente diminuito d’aggressioni, furti e rapine, accade anche che un tostissimo funzionario – Massimo Miglio – distintosi per la lotta all’abusivismo edilizio sia stato cacciato. Tante le sue lodevoli imprese in un decennio, senza farsi intimorire da nessuno. Sequestrati cantieri ad Adornato, a un dirigente della Giunta Veltroni, all’ex portavoce d’Alemanno, ad altri ancora.
L’attuale sindaco l’11 ottobre gli aveva scritto assicurandogli che mai sarebbe stato rimosso, aggiungendo che alcune voci diffuse al proposito erano false.
Pochi giorni fa una ruspa se l’è portato via. Tolto così un funzionario scomodo.
La cosa sia anche d’avvertimento per chi lo sostituirà.

 

 

Barak. Spiritosi amici hanno commentato: “Agli americani Baraq, a noi i burattini”.
In molti, dopo avere offerto sacrifici agli dei per averci liberati dalla Palin, abbiamo sentito tanti ammettere con sorpresa che Internet è stata decisiva oggi quanto lo fu la Tv per Kennedy.
Ah sì? Ragazzi, della Rete ve n’accorgete un po’ tardi.
Mi piace riportare parole della grand’Annamaria Testa rilasciate in un’intervista ad Egle Santolini ben prima che Obama fosse eletto: L’avvento della Rete è stato dirompente. Sta scardinando i consumi, il sistema della comunicazione politica, gli stili di vita, i modi di procurarsi informazioni.  Questa rivoluzione è stata a lungo ampiamente sottovalutata. Dai media tradizionali, e si capisce perché: a nessuno piace scavarsi la fossa. Così per molto tempo si è fatto come se niente fosse, come se Internet fosse un fenomeno passeggero. Si è giocato anche sull’equivoco, perché si è creduto, o si è fatto finta di credere, che la pubblicità sul Web significasse solo banner e pop-up.

 

 

Reazioni. In occasione del recente scontro fra Guzzanti padre e il Ministro Carfagna (poi riappacificatisi), qualche improvvido redattore di sinistra ha insinuato che quando l’8 luglio in Piazza Navona Guzzanti figlia offese il Ministro per le Pari opportunità, timide ed esitanti furono allora da parte del PdL le proteste: falso.
Non s’era ancora spenta l’eco delle pesanti parole dell’attrice e ci fu chi dal centrodestra insorse.
A difendere la Carfagna (vedi Ansa 8-7-’08) scattò per primo l’Onorevole Italo Bocchino.

 

 

Relazioni. Gramsci, Gobetti, Croce, pur da diverse posizioni, indicarono l’importanza, specie fra chi governa, di relazioni improntate ad un rapporto innanzitutto morale.
Strada facendo, si è persa la emme.

 

Ringraziamenti. All’amico Giancarlo che mi ha segnalato quanto Jena ha riportato su La Stampa:
Una notte che farà epoca, una svolta storica, non ci credevo finché non l'ho vista, adesso cambia tutto, possiamo guardare con ottimismo al futuro, il mondo sarà migliore, l'Italia sarà migliore, noi saremo migliori”.
Parole pronunciate il 4 novembre ’08, da D’Alema entusiasta per la vittoria della Roma.

 

 

Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.
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