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Il caro istinto

 

- Auguri a Lawrence Ferlinghetti che questo mese compie 100 anni.
Nel giorno del compleanno, il 24, uscirà un suo libro intitolato “Little Boy “.
Pensate sia facile pubblicare Ferlinghetti, un vate di una delle più grandi correnti letterarie del ‘900 quale fu la Beat Generation? Vi sbagliate.
Il sito fanpage.it riporta le fatiche sostenute dal famoso agente Sterling Lord che ha presentato il manoscritto a sei editori prima di ricevere un'offerta. Lord ricorda che negli anni '50, quando rappresentava Jack Kerouac, passò diversi anni a provare a vendere "On the Road", che tutte le maggiori case editrici rifiutarono. Perfino Kerouac disse a Lord di smetterla ma Sterling non si arrese fino a quando ricevette un'offerta da Viking per un anticipo di 900 dollari.

 

 

- È indiscutibile il successo riportato da Zingaretti alle primarie.
1 milione e 600.00 votanti (oggi, dopo l’epidemia renziana) dimostrano l’esistenza di un popolo che per istinto vuole resuscitare un caro estinto e gli dice: alzati e cammina. Quel popolo, messo alle strette, confida in Zingaretti evitando di dare credito a Martina e Giachetti, due personaggi da cinepanettone, divertenti fuori e renziani dentro.
Grande è ora la responsabilità di Zingaretti che la sua prima mossa, a mio avviso, l’ha già toppata.
Che ha fatto di sbagliato? È andato a Torino a sostenere i “Sì Tav”.
Tav che parecchi nello stesso Pd non gradiscono. Non mi esprimo al proposito. Ci vogliono plurali competenze (commerciali, industriali, ingegneristiche, ecologiche, finanziarie, geopolitiche) che non ho. Come, però, non ce l’hanno Conte, Di Maio, Salvini, Toninelli e i tanti gazzettieri, deputati, senatori, ‘mbriachi da bar notturno che straparlano in un senso o nell’altro.
Quale poteva essere, invece, una buona prima uscita per Zingaretti? Leggete appresso e dico la mia.

 

 

- Poteva, in una sede a sua scelta, parlare della scandalosa cifra di morti sul lavoro che abbiamo da noi. Un tema che oltre a non essere divisivo per tutta la sinistra, e forse anche oltre la sinistra, avrebbe rimarcato la scelta, da lui annunciata, di occuparsi di gravi problemi reali.
Il nostro paese in Occidente è quello che conta più morti sui cantieri e nelle campagne che non (e qui fortunatamente) fra i nostri militari impegnati in tante guerre da alcuni buontemponi chiamate missioni di pace.
Cifre? L’Osservatorio Indipendente Caduti sul Lavoro, guidato da Carlo Soricelli, al 5 marzo registra 111 (centoundici) morti sui luoghi di lavoro.

 

 

- Dopo la vittoria a valanga ottenuta da Zingaretti, Renzi ha detto: Basta amico ora fuoco… pardon… ha detto Ora basta fuoco amico.

 

 

- Ancora Renzi: “Ho distrutto i 5S”. A distruggere il Pd ha impiegato meno tempo.

 

 

- Tutti i quotidiani, con maggiore o minore rilievo, hanno riportato il 19 febbraio in prima pagina l’arresto dei coniugi Renzi. Tutti i quotidiani? Non esageriamo. Il Messaggero di Caltagirone, vedovo delle Olimpiadi, si è distinto fra tutti perché forse contrario a una scontata omologazione grafica.  Quella notizia, infatti, quel dì era a pagina 15. Sì, avete letto bene: quindici.

 

 

- Uno vale uno. Scrive il lettore Mario Bianchi all’Espresso del 24-2-’19: “Roberto Battiston si laurea a 24 anni in Fisica alla Normale di Pisa con una tesi sulla produzione di muoni in interazioni p-p agli ISR.
Marco Bussetti si laurea a 38 (38!) anni in educazione fisica con la tesi “Il minibasket, un giocosport educativo”. Il secondo oggi è ministro e ha rimosso il primo dalla Presidenza dell’Agenzia Spaziale”. Fin qui Bianchi, laconico e chiaro.
Battiston ha avuto messaggi di solidarietà da tanti scienziati italiani e stranieri.
Il leghista Bussetti, ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca nell’attuale governo, pare non abbia avuto approvazioni dal mondo del minibasket perché ignoto pure a quei sportivi.
Sia come sia, poche storie: uno vale uno.

 

 

- Che uno vale uno è dimostrato anche in altri casi. Ad esempio, Lorenzo Fontana, cattolicissimo ministro alla Famiglia e alla Disabilità (dizione ministeriale voluta da Di Maio e Salvini così iscritti di diritto nella storia del varietà), ha chiarito che cosa volesse dire Gesù con “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Fontana: “Ci dicono che [noi leghisti] siamo cattivi cristiani. Però bisognerebbe anche guardare un po’ il catechismo. C’è un passaggio da tener conto: “Ama il prossimo tuo”, cioè quello in tua prossimità. Più vicino. Quindi, prima di tutto cerchiamo di far star bene le nostre comunità».
Insomma, il Vangelo volto a mezza strada fra disposizione municipale e regolamento condominiale.
Eppure, vi sembrerà incredibile, c’è perfino qualche biblista che ha accusato Fontana di avere capovolto il significato della frase! Di che cosa non sono capaci i poteri forti!
Il Ministro e il Nazareno: uno vale uno.

 

 

- Di Maio passando, con ilare volto in tv, da una sconfitta a un’altra, invece di espatriare facendo perdere per sempre ogni ricordo di lui, ha detto che sarà ancora per quattro anni il capo del M5S.
Giusto. È stato eletto da tanti uomini e donne con quei termini di tempo.
Ferlinghetti ha scritto: "Pietà per quei paesi i cui uomini e donne sono pecore e i cui pastori sono cattive guide“.

 

 

- Grillo, consumato attore comico, ha un repertorio inesauribile di battute che divertono grandi platee da anni e ancora oggi. Avversando la manifestazione di Milano contro il razzismo, l’ha dichiarata inutile dicendo che l’Italia non è razzista… le risate…

 

 

- Uno non proprio ecologista.
"Dio trasformò l’acqua del Nilo in sangue. Tutti i pesci morirono e l’acqua divenne imbevibile". (Esodo, 7:20-21)

 

 

 

Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.       

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