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commenti

Che peccato... una volta era una delle nostre migliori firme nelle arti visive, ora risponde come una che ha perso la bussola, sbanda, si difende con battute da ciò che non sa (arte elettronica, ad esempio). lorena bianchi

inviato da lorena bianchi
 

Piacerà o dispiacerà, sarà bello o sarà brutto, ma leggendo quanto risponde qui la Vergine, si capisce perché Bollito Oliva è, lo si voglia o no, il migliore critico in Italia. Gianni De Bellis

inviato da gianni de bellis
 

Tempo fa m'è capitato di leggere un'agghiacciante recensione di Lea Vergine a Dalì su il Manifesto. Un delirio pseudomoralistico, una tirata di mediocri giudizi politici e nessuno di spessore critico sull'arte di Dalì. Chi mi ha preceduto in questi commenti, si meraviglierebbe molto meno se avesse letto quell'articolo. Giovanni Righi

inviato da giovanni righi
 

... a me pare solo un'ostentazione d'arroganza e di saccenza. sarah vigliani

inviato da sarah vigliani
 

Concordo con chi mi ha preceduto. E pensare che molto le dobbiamo per averci fatto conoscere in passato cose che solo lei sapeva. Ma ora... che tristezza! Che vecchiume! Belfagor

inviato da belfagor
 

D'accordo con tutti. Ci sono persone (come ad esempiola Vergine) che dovrebbero fare come gli sportivi: ad una certa età ritirarsi dall'attività. Solo che per gli intellettuali la faccenda non è stretamente anagrafica, è mentale. Ad un certo punto bisognerebbe rendeersio conto che s'è per so il contatto con ciò di nuovo c'è intorno e smetterla. Altrimenti si rimediano le figuracce come quella della pur brava (un tempo) Vergine qua sopra. Elogiabile la Pietas che muove Adolgiso nel tentare di salvarla. E' stato molto bravo, ma non ce l'ha fatta. Diana

inviato da Diana
 

Tutto vero quello che ho qui letto. Mi piace ricordare la Lea Vergine di tanti anni fa (ricordate i suoi scritti, ad esempio, sulla body art?), ora è irriconoscibile, purtroppo. Avanzo l'ipotesi che l'avvento dell'elettronica nell'arte ha spezzato il campo critico in due parti: chi ha capito il nuovo e chi no. Il pur - assai spesso giustamente - criticato Bonito Oliva è, della generazione di Lea vergine, uno dei pochissimi che hanno retto all'urto. La pur brava Vergine non ce l'ha fatta. Ricordiamola, con gratitudine, per quello che è stata. gino marchi

inviato da gino marchi
 

Ho visto la mostra "L'altro Tempo al Mart curata da Lea Vergine e inevitabilmente mi è andato al pensiero dell'altra sua mostra al Mart: Trash. Quella fu una mostra bellissima, questa sui minori del Bloomsbery è meno che brutta, è inutile. Inoltre allestita in un modo che aggiunge muffa a muffa. Ah, i tempi di "Trash"! Quelli sì. Inspiegabile, poi, come una mostra così figuri al Mart, boh... daria saltini

inviato da daria saltini
 

 

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