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Non sto per dire una cosa nuova, ma mi va di dirlo lo stesso. Bortolotto è il più grande musicologo che l'Italia abbia mai avuto. Questo accade perché agli studi musicali accoppia studi filosofici, e letterari. giorgio emanuele
Conosco parte dei libri che citate nell'intervista e pur stimando molto Bortolotto ne avevo un'idea piuttosto di tradizionalista. Il fatto che siain grado di capire e apprezzare l'architettura contemporanea (cita Fortaleza) mi fa cambiare idea e me lo rende ancora più vicino. Bravissimo. Mario D'Alfonso
ho conosciuto a Venezia Bortolotto, non sapevo di quel libro che viene nominato qui ma il ritratto che ne fa il Maestro Vidusso è assolutamente perfetto. Freccia Rossa
Non sono musicista (né musicologa), ma appassionata di musica classica e a Milano dove vivo frequento concerti e leggo sui giornali argomenti di musica. Non ho capito perciò l'esemio delle "quinte parallele", ma tutto il resto sì e mi complimento per il modo in cui qua siano stati resi semplici concetti parecchio difficili. gabriella di meo
Non mi sorprende (anche se non lo sapevo) che Bortolotto abbia tradotto Cioran. Le loro intelligenze (non so se anche la visione del mondo) sono affini. E questo è un ulteriore merito di Mario Bortolotto. Luigi Fiore
Sono in Italia da meno 2 anni. Bortolotto nella ambiente musicale in Germania è molto noto pure molto stimato per fineza analisi musicale. Studioso più noto degli italiani per pensare musica su Darmstadt. Helena Fest
Perchè sorprendersi che Bortolotto apprezzi l'architettura moderna come dice di Fortaleza? Vidusso l'ha detto in questa intervista: accademico e rivoluzionario. giò bonetti
Non sono esperta del campo musicxale perciò non sono stata in grado di seguire quanto Bortolotto dice in fatto di musica. Sono però una appassionata lettrice di Cioran anche se non sapevo di "Confessioni e Anatemi" di cui si parla, e corro a comprarlo. Su Cioran questo critico dice in poche parole cose esattissime. Bello quel suo richiamo alla sofferenza d'insonnia di cui soffriva Cioran! maria de crescenzo.
Anch'io come chi mi ha preceduto non sono esperto di musica e sono tagliato fuori dalle risposte su quel campo. Sono lettore di Cioran e ammirato dal Bortolotto quando qui ne parla. Il "cinismo intellettuale" come distintivo del pensero di Cioran è quanto di più aderente alle sue pagine, va oltre la distopia cui allude l'intervistatore pure essendone probabilmente uno dei maggiori rappresentanti senza avere bisogno di mondi fantascientifici futuri. L'utopia negativa è tutto Cioran. complimenti e saluti giustino correnti
Da ballettomane, vista la grande competenza musicale di Bortolotto avrei gradito anche una domanda che suscitasse giudizi sulla danza. Sarà per un'altra volta? clara moresco
Bortolotto definisce Gruppen e Structures "più belle mai". W Bortolotto! Fabio De Lucia