Ne ho pensata una nuova.già v'arrabbiate?!.ancora non l'ho detta?.prevenuti
proprio! Ho deciso di aprire una nuova sezione di questo sito dedicata ai nuovi
scenari delle arti e al loro rapporto con le istituzioni e il mercato; lo sapete,
al $ ci tengo e spero dagli ospiti che inviterò d'avere diritte su come rusparne.
Non chiederò solo esposizione e analisi di teoriche, ma anche imbeccate concrete
per segnalare ciò che non va, consigliare nuove linee operative a chi deve,
o dovrebbe, tutelare la produzione e distribuzione della cultura italiana.
Tali messaggi (d'insulti o di suggerimenti) degli intervistati, saranno indirizzati
(da Living Color che pubblica questo sito.aiuto!) a chi è tirato in ballo dagli
intervenuti, ad esempio: Assessorati, Ministero dei Beni Culturali, Eti, Anica-Agis,
Istituto Luce, Rai, Siae, etc. etc. Le interviste le ho ambientate in una vineria
installata a bordo dell'Enterprise di Star Trek.
Come mi sia stato possibile farlo, lo apprenderete cliccando su Enterprise.n'attimo!
cliccate dopo, mo' state a sentire!.perché proprio lì, ve lo dico adesso.
L'Enterprise! Ideata trent'anni fa dal grande Gene Roddenberry.le sue ceneri,
stanno in una navicella spaziale ideata da una ditta americana. Accanto a lui,
urna a urna: il profeta del LSD Thimothy Leary, un bambino giapponese e altri
nove tipi; cosmonauti di cenere che faranno il record di essere cremati due
volte: la prima dopo la loro morte, la seconda quando la navicella entrerà in
contatto con l'atmosfera incendiandosi.
Gene aveva detto o no "Spazio, ultima frontiera"?.Siii?.e allora!
Star Trek pone interrogativi scientifici e propone metafore linguistiche
e filosofiche. Il viaggio e l'incontro, la ricerca e lo scacco, il confronto
con nuovi linguaggi.
Ecco perché l'Enterprise: un'ambientazione di segni capace di rappresentare
la pluralità d'immagine e di vocazioni dei personaggi invitati: artisti, critici,
studiosi della comunicazione, managers della cultura e dello spettacolo, una
signora c'ho conosciuto a Rho e mi piace tanto .
Alcune delle domande che rivolgerò loro sono uguali per tutti.perché sono
uno scansafatiche?.ma che dite! perché in un prossimo futuro l'Archivio di
quella Sezione del sito conterrà, oltre i nomi degli intervenuti, anche un
repertorio - diviso per aree tematiche - degli argomenti trattati, e ricercarli
sarà più facile al visitatore.diciamo che lo faccio per voi, e se anche questa
fosse una scusa, ammettetelo, è ben trovata.
A proposito di fatica, mi sono stancato proprio a furia di spiegare.
La pianto qui e vado a farmi un Campari.
Ah!.però! Ancora una cosa. Scusate se parlo di me.come? dovrei farlo più spesso?.sì,
avete ragione, ma ho la mia eleganza e non mi va. In Film senza Film proponevo
ai lettori sei numeri buoni per il Superenalotto; nel concorso 75/2000 del
16 settembre, ne sono sortiti tre: 9 - 37 - 86. Chi avesse comprato quel mio
libro e seguiti i consigli.ma no, tutti a comprare I Promessi Sposi, Guerra
e Pace, I Buddenbrooks, volumoni costosi che non fanno vincere alcunché ai
lettori e, detto sommessamente, scritti un po' sul lungo; roba che più di uno
sbadiglio, talvolta, va soffocato per non fare brutta figura con gli autori.
Con Film senza Film invece.ma niente, eh? Vabbè, continuate a farvi del male!
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