Mettetevi comodi, ché oggi vado sul lungo. C'è la guerra o
no? E allora!
Salvando in qualche occasione la vita con la fuga, sono tornato vivo da un'estiva
teatrale.
L'estate però non è stata funestata solo dal mio testo, in America,
via, è accaduto di peggio.
E, prima ancora, c'era stato il casino del G8. In fondo, a quei spettatori è andata
quasi bene, i miei spettacoli sono obiettivi sensibili soltanto per loro, fondamentalisti
della ribalta!
Lucio Dalla cantava di una rotta inconcludente che va da Genova a New York,
le due città hanno avuto quest'anno in comune una cosa: il rapporto
del vero con la fiction.
Si sono visti stormi di kamikaze svolazzare come farfalle hitchcockiane tra
i grattacieli e sul Pentagono; da noi, tanti accigliati servizi di sicurezza
non sono riusciti a fermare il cosiddetto black block - macchiandosi poi di
tutti i colori, soprattutto in black - nonostante perfino la stampa avesse
pubblicato dei nomi di casseurs, come, ad esempio, quello dell'inglese Hyde
giunto poi indisturbato a Genova
Jekill era rimasto a casa.
Anni e anni di Marescialli Rocca, Brigadieri e Commissari tv, sono stati distrutti
in poche ore da comportamenti che hanno illuminato quanto si occultava dietro
tante immagini edificanti; decenni di film e telefilm con gesta di poliziotti
e agenti segreti americani sono diventati in pochi minuti più incredibili
delle imprese combinate dal barone di Münchausen. Anche il guardamacchine
abusivo che sta sotto casa mia, con i mezzi che hanno quelli lì avrebbe
fatto meglio.
In molti di fronte a questi avvenimenti, più che sgomentati dalla realtà,
inconsciamente, si sono sentiti traditi dal cinema e dalla tv. Ma presto saranno
messe in cantiere nuove serie, sceneggiate meglio, per soddisfare i sogni di
tanti telespettatori.
E poiché la violenza n'alimenta sempre altra, avanza implacabilmente
l'occhio per occhio e dente per dente per la gioia d'ogni sorta d'oculisti
e dentisti sempre in agguato.
I danni sono incalcolabili. Giusto per dirne uno: pensate ad un paese, ovviamente
immaginario, il cui governo avesse a cuore di depenalizzare il falso in bilancio,
le malefatte fiscali off shore, cambiare la legge sulle rogatorie, avviare
ciclopici lavori da destinare alle società che intende proteggere, facilitare
i licenziamenti, favorire le scuole private, limitare i diritti civili, ebbene,
per il governo di quel paese immaginario una guerra sarebbe una manna perché la
gente penserebbe ad altro, starebbe ancora meno attenta a quello che le va
succedendo sotto il naso.
Il terrorismo internazionale, ma pure a quello fracassone di quartiere, fa
massacri autorizzando stragi di libertà, scanna legalizzando gli illegali.
Un allenatore di calcio ha detto, con grand'amplificazione dei media, che "il
terrorismo non ha religione", e alcuni politici, anche loro ragionando
con i piedi, lo hanno applaudito; invece il terrorismo una religione ce l'ha
sempre, senza religione non esisterebbe, perché i credenti, specie i
monoteisti e tutti gli ideologi e i catecumeni del pensiero unico, nascono
dalla paura e praticano il panico. Triste è il destino dei razionalisti,
che, incolpevoli, sono costretti da sempre a subire il terrore portato dai
fedeli dei Padrieterni, degli Allah, degli Hitler e dei Lenin. Ah, la fede
che ffà fa!
Perfino del movimento no global (che è una cosa importante, è bene
che ci sia, mi auguro si rafforzi), m'allarmano alcuni suoi aspetti. Quali?
La saldatura fra mozioni cristiane e neoestremismo marxista, la filosofia antimoderna,
l'utopismo del buon selvaggio, l'esaltazione mistica della natura, un diffuso
antiamericanismo europeo che, specie da noi, ha mostrato comprensione perfino
per Saddam e Milosevic, l'ostentata soavità new age, tutte cose di cui
diffido quanto di un hamburger Mac Donald's o di un latte in polvere dalla
Nestlé mandato in Africa. Scaduto, naturalmente. Anche il mio gatto
Fifì sa che il luddismo non ha arrestato la rivoluzione industriale,
né la Chiesa con i suoi roghi è riuscita a fermare la Scienza.
E meno male! Ma ssst!
il Papa sta pregando per la pace, lo sappiamo, è pacifico
e pacifista quando non si parla di embrioni, contraccettivi, divorzio e aborto.
Ha scritto Fabio Giovannini sul Forum G8 di Stampa
Alternativa "Il movimento ha dimostrato di avere un'anima (le elaborazioni
del Gsf sono di alto livello), un corpo (le centinaia di migliaia di persone
venute a Genova), ma non una testa all'altezza della situazione".
Condivido. Ma mentre i capi hanno vecchie mentalità, per fortuna la
maggioranza dei manifestanti è diversa proprio da quella d'un tempo.
Questo non è il '68 né il '77, è un altro tram.
E la nostra sinistra? L'ulivo scivola sul suo olio, la quercia produce frutti
avvelenati, altri sfogliano la margherita, i radicali liberi sfarfalleggiano
invecchiando su ogni loro parlata, l'asinello raglia, e in questo scenario
zoologico e ortofrutticolo Bertinotti fa solo irresponsabili dichiarazioni
sgomitando con Casarini ed Agnoletto per prendere la guida di quel tram e dirottarlo
a modo suo, e parla di "eventuali" risposte ai terroristi da far
passare attraverso l'Onu, della cui efficienza ed utilità non sono il
solo a dubitare
lo vede Onorevole che se la merita proprio quella lettera
che le mando ogni mese? Chi fosse interessato a sapere che cosa scrivo in quella
periodica missiva, clicchi sulla sez. "Alien Bar" di questo sito
e potrà leggerla.
Pure il grande - da me amatissimo - Dario Fo ha scritto un appello, forse molti
di voi l'avranno letto sul web, che mi ha lasciato sgomento. E il successivo,
maldestro, tentativo di precisazione, purtroppo per lui, non ha convinto proprio
nessuno. La colpa della rabbia dei musulmani sarebbe del capitalismo occidentale
che li opprime ed ora sta pagando lo scotto dei suoi crimini; insomma pare
di capire che è brava gente costretta a difendersi. Ma quando conducono
il loro civile dibattito teologico sgozzando gli avversari, umiliando fisicamente
e moralmente le donne, praticando la condanna a morte in maniera più spiccia
di quanto facesse il Governatore Bush in Texas, proibendo libri cinema musica
teatro, vietando internet, e via reprimendo, che c'entra il capitalismo che
pure innocente non è? Mistero. Un po' buffo in verità.
Io gente come quella lì manco in fotografia voglio vederla.
E poi non permettono l'alcol (ma esportano eroina), pussa via infedeli!
Insomma, in giro e anche contro il G8 vedo troppi Lancillotto. Ve lo ricordate?
Era uno dei cavalieri della Tavola Rotonda: divenuto amante di Ginevra, moglie
di re Artù, si rese indegno della conquista del Graal, pur impersonando
la sintesi dell'eroismo guerriero e della dedizione all'amore. In un cartone
animato pubblicitario ideato anni fa da Marco Biassoni, re Artù
si chiedeva "Ma perché siam solo in otto?", gli rispondevano "Perché manca
Lancillotto". Poi quel cavaliere entrava in scena fracassando e delirando
mentre un coretto cantava: Arriva Lancillotto, succede un quarantotto!
Coretto
ancora profetico. Ginevra salvaci tu!
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