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Anarchico fai da te. In alquanti, a sinistra, manifestano disprezzo per certe regole asserendo una loro sedicente disobbedienza di tipo anarchico. Ma gli anarchici, quelli veri, contravvengono alle coattive regole della Famiglia, della Religione e dello Stato, mica trasgrediscono le elementari leggi di convivenza, come non mettere il casco in moto, tenere alto il volume di tv o cd, passare col rosso, odiare fare la fila, ignorare il vietato fumare, eccetera. Si lascino stare gli anarchici, per favore.

Tutto ciò non è disobbedienza sociale, è solo villania. Disprezzo per il prossimo, intolleranza, virtù da sempre competentemente praticate dai fascisti.

Anarchico fai da te?... No Bakunin? No Malatesta? No Kropotkin?... Ahiahiahi!

 

 

Autogol. L’ex portiere Stefano Tacconi continua il suo portierato nelle file della Destra.

E’ diventato, infatti, coordinatore per la Lombardia del partito: Nuovo Msi-Destra Nazionale.

Intervistato ossequiosamente da “Il Giornale” è uscito infelicemente dall’area della decenza.

Perché non sta con gli altri partiti di destra? “Noi abbiamo” - citazione letterale – “nella testa e nel cuore Almirante”. E qui la legge Basaglia manifesta uno delle sue più vistose crepe.

Racconta d’avere avuto un padre comunista che lo rimproverava per le sue idee, e fa sapere che gli rispondeva: “Sì, papà, ma la casa te l’ho comprata io con i miei soldi” – alla faccia dell’eleganza! – ”se aspettavi i compagni…”. Ma i “compagni” hanno il dovere di comprare casa a chi milita nel loro stesso partito? Strano modo d’intendere la politica da parte di quest’estremo difensore col berrettino a fez.

Viene poi fatto notare dall’intervistatore che il calciatore laziale Di Canio ha un busto di Mussolini in casa, e segue domanda: “Lei ad ex voto come se la cava?”, lui respinge a mano aperta (a pugno chiuso non gli s’addice): “Male. Ho solo un paio di bottiglie di vino di Predappio”.

Evidentemente vuote, perché dopo il cervello s’è bevuto pure quelle. Rigore, arbitro, rigore!!

 

 

Buoni cristiani. E’ stata ben analizzata da tanti l’influenza avuta dagli elettori cristiani sul voto a favore di Bush e della sua politica pornostorica e turpeconomica. Gente che si sdegna per tante cose (dalla ricerca scientifica d’avanguardia all’aborto, dalla contraccezione alle unioni gay) e non si scandalizza per i morti in guerre di rapina, per la libera vendita delle armi, per la violenza assassina nelle loro strade non risolta da doppio W, per il razzismo che imperversa negli US. E’ di pochi giorni fa la notizia che in un referendum in Alabama, metà degli elettori – con netta prevalenza di credenti – si sia espressa per la reintroduzione dell’apartheid. Razzismo che viene da lontano e non riguarda solo i negri o gli ispano-americani, ma anche gli ebrei. Lo ricorda David Greenberg, su Slate , nel recensire il romanzo di Philip Roth " The plot against America” (uscirà in Italia nel 2005, edito da Einaudi); rammenta che anche negli Stati Uniti gli ebrei sono stati sottoposti a persecuzione. "Nelle città del Nord-Est” – scrive – “sono avvenuti dei veri pogrom. Dal 1942 al 1944, gangs di giovani cattolici, aizzati dai sermoni radiofonici del predicatore antisemita Charles Coughlin, attaccavano sistematicamente i cittadini ebrei di Boston o New York nell'assoluta indifferenza delle autorità locali".
Pace e bene.

 

 

Buon anno. La prossima newsletter la riceverete a gennaio, quindi, è il momento degli auguri.

Mi attengo a quest’angoscioso rito, augurandovi: siate folli. Non dissennatamente pazzi come quelli che governano questo paese o anche altre nazioni, ma competentemente folli.

Come? Essendo uno scansafatiche, ricorro alle parole di un mio amico che non c’è più: Bernardino Zapponi. “L’Italia, purtroppo è povera di follia”. – scriveva – “I nostri folli devono riparare all’estero, come perseguitati politici. Da sempre. Guardate i paesaggi che fanno da sfondo nei quadri del Rinascimento: perfetti, equilibrati, perfino scolastici. Ogni Fuga in Egitto, ogni Deposizione sono ambientate in Toscana. Ma le nostre simpatie vanno ai paesaggi di Bosch, mondi sconfinati, senza cornice, dove la fantasia si contorce, sghignazza, molesta, offende”.

Contorcendovi o non, sghignazzate, molestate, offendete.

 

Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.

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