Alcolismo. Ne sono afflitte tutte le categorie sociali, tutte le professioni.
Probabilmente, però, quel malanno colpisce soprattutto i giornalisti.
Molti di loro, infatti, si sono stupiti della pronta solidarietà offerta a D’Alema, a proposito di una sua recente polemica con la Magistratura, dalla CdL con in testa il suo boss.
Il quale – 4 settembre del 2003 – disse: Questi giudici sono doppiamente matti. Per prima cosa perché lo sono politicamente, e secondo perché sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana.
Parlò così non un etilista da bar notturno, ma il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Certi gazzettieri sbevazzoni hanno memoria resa corta dall’alcool, ecco perché si sono stupiti.
Se le destre tornassero a governare, smettetela di bere, annotatevi tutto, ne sentirete di peggiori.
Amato poco. Nel giorno della commemorazione di Falcone, gli studenti antimafia si sono incontrati con il Ministro Giuliano Amato… perché?... era un giorno dedicato al dolore, o no?
Allorché uno di loro ha ricordato che in Parlamento siedono 25 condannati in via definitiva, il Dottor Sottile s’è gonfiato di rabbia, ha perso il consueto menefreghismo (che alcuni, nel suo caso, confondono con l’aplomb), incazzandosi. “Tu sei un piccolo populista!” – ha urlato – “Dare spazio ai sentimenti senza ragionarci sopra è un esercizio pericoloso per la democrazia!”.
Com’è noto, infatti, avere alle Camere, pagati con regolare stipendio, Previti più altri 24 nelle sue stesse condizioni, per la democrazia è tutta salute.
Amato Fahrenheit. Giorni dopo, lo stesso Amato lamentando d’essere senza fondi al suo Ministero ha detto ai giornalisti: “Confesso che ho suggerito ai pompieri di non pagare gli affitti e di pagare la benzina”. Detto da altri la cosa poteva essere ragionevole, la benzina serve per far muovere gli automezzi di soccorso, detto da lui, invece, è allarmante. Quale uso il Ministro vorrà che i vigili del fuoco facciano della benzina?... lui, si sa, è un Dottor Sottile… brrr!
Cilicio. Krafft-Ebing nella sua monumentale opera “Psychopatia sexualis”, primo tentativo di studio sistematico dei comportamenti sessuali devianti, assegna al masochismo l’uso del cilicio.
C’è pure chi, però, dissente da lui e considera quella pratica solo come fervorosa religiosità.
Sia come sia, non è certo come indossare uno sciarpino di seta firmato Moschino.
La Senatrice Binetti, pare che si cinga di un cilicio.
Non sono in grado d’affermarlo con certezza perché non ho intimità con la Senatrice, né tenterò d’approfondire la questione perché quell’indagine non m’affascina troppo.
Se le cose, però, stanno come si dice, la religiosità della Binetti dev’essere ben fervorosa. Non le bastano le riunioni con i suoi amici di partito della Margherita (tra poco florealmente Pd) e la visione, immagino frequente, di Rutelli per offrire in dono a dio quelle sole sofferenze?
Family Clock. Un delitto in famiglia ogni 2 giorni, 2 ore e 20 minuti.
E' il risultato di uno studio condotto alla 'Sapienza' di Roma. La classifica: prima si uccidono tra loro coniugi, conviventi e fidanzati, poi ci sono i genitori che uccidono figli o viceversa, terzo posto per i cognati e ultimo (le sorprese non mancano mai) per le suocere.
Il prossimo “Family Day” si tenga al camposanto per onorare, cristianamente, i caduti.
Family Sex. Allo Iulm Milano, convegno sulle violenze carnali con vittime i minori.
N’è emerso che in Italia almeno 1 ragazzo su 6 ha subito abusi sessuali nell'infanzia o nell'adolescenza e ogni anno sono almeno 41mila i nuovi casi di violenza sui minorenni. Ma per ogni episodio accertato d’abuso, 100 non vengono denunciati perché (ignoro se la Senatrice Binetti lo sappia) il 90% delle violenze si consuma fra le mura domestiche.
Ora capisco perché tante pie persone dicono che la famiglia è “un nido d’amore”.
Tace il labbro. Il Duca di Mantova, libertino impunito, nel Rigoletto, in spregio al femminismo, riferendosi al gentil sesso, dopo aver affermato che la donna è mobile, per sovraccarico, la dice pure “muta d’accento e di pensier”. Il Duca, non conosceva un noto personaggio maschile che certamente è muto d’accento, ma non oso credere gli riguardi il resto di quel verso.
Tra gli effetti nefasti della caduta di Prodi mesi fa (grazie anche all’efficiente opera di due lungimiranti statisti, Rossi e Turigliatto), c’è stata anche la nomina di Sircana a portavoce unico del Governo. Da allora, più di prima, Ministri, Sottosegretari, Segretarie, Portaborse, si sono dati ad un assordante vociare su questo e quello, l’uno contro l’altro e tutti contro tutti.
E Sircana? Sordo e muto.
O il Governo non sa cosa dire oppure quello ha bisogno di un otorinolaringoiatra.
Tutto, ma non fategli scegliere i nomi.
“Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: ‘Chiamalo Bottino Pronto Saccheggio Prossimo”. Isaia 8,3.
(da: Zorobabele, “Dio cavalca un cherubino”)
Esco e chiudo, se qualcuno mi cerca sto al bar.
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