8 settembre. Comunque si pensi sul movimento di Grillo, due cose sono certe:
1) Fino al 7 settembre giornali, periodici, radio e tv, censurando o rimuovendo, hanno taciuto, per poi dall’8 sera non parlare d’altro; è indecente quanto accaduto prima e dopo.
2) I politici italiani che pure tanto parlano della Rete, hanno dimostrato d’ignorare del tutto le sue risorse comunicative e organizzative.
E’ gente che parla del futuro rischiarandosi con le candele perché non sa che esiste la luce elettrica.
14 ottobre. Nello scegliere il nome “Incontriamoci” per dare vita in Rete a liste del Pd, gli strateghi della comunicazione di quel nascente partito, non hanno previsto che la titolazione da loro prescelta sarebbe fatalmente finita sul web nelle pagine per cuori solitari e incontri sessuali mercenari.
“Incontriamoci” del Pd, infatti, compare tra i siti di contenuto, copertamente o esplicitamente, erotico. Alcuni di questi magazines sono attrezzati con foto, video, chat, web cam; l’Incontriamoci Pd no. Meno male, c’era il rischio di vedere inquadrati Santagata e Sircana.
Anime e corpi. Maggioranza e opposizione parlano male di Grillo, e lui di quelle; si sa, i piazzisti fra loro si odiano. In questo berciare, una cosa giusta l’ha bofonchiata Prodi affermando che il corpo elettorale non è migliore dei politici. Vero. Per capirlo, basta osservare come in Italia ci si comporta nel traffico stradale, nelle riunioni di condominio, nei prati per il picnic, nelle file, nei bus, allo stadio…e in quale modo tanti impiegati degli uffici pubblici trattino gli utenti.
Grillo afferma che nel Parlamento s’annidano i peggiori. E fuori?
Furbizia, prepotenza, sopraffazione.
Non ne vedo troppe in giro di quelle anime belle immaginate dall’intrepido Beppe.
Corpi e anime. La proposta d’impedire l’elezione in Parlamento a persone pregiudicate non mi convince, almeno nella sua grossolana formulazione attuale.
Mettere alla pari mafiosi, terroristi, truffatori di miliardi alla finanza pubblica (tutti con loro rappresentanti già alle Camere), con uno condannato semmai per aver fumato uno spinello, mi pare cosa insensata. Ciò detto, il Parlamento italiano se lo merita Beppe Grillo.
Liscivia d’anni fa. Su Repubblica, Carlotta Mismetti Capua – una firma da tenere d’occhio, già brava diventerà bravissima… precisazione d’obbligo: non è la mia fidanzata, e mai ci siamo incontrati – ha dedicato un servizio al cinquantenario di un elettrodomestico: la lavatrice.
La giornalista ricorda come nell’Unione Donne Italiane, con audace e fiero disprezzo dell’intelligenza (questo lo dico io, non la giornalista), in modo involontariamente comico echeggiassero voci che così deliravano: “E’ uno strumento di godimento privato, e non uno stimolo alla reazione extra domestica del soggetto femminile”.
Ricordo d’aver ascoltato parecchi anni fa in Rai, durante angosciose assemblee sindacali, certi buontemponi sostenere la necessità d’opporsi all’avvento della tv a colori in Italia.
Non siamo su “Scherzi a parte”, ma nei ritardi culturali della Sinistra. E n’arrivano di nuovi.
Noi che la votiamo, stiamo ancora pagando quelli di ieri e pagheremo quelli d’oggi. Wow!
Perché? Se l’Angola, il Brasile, la Germania o la Cina si permettessero d’attaccare una Corte italiana (ad esempio, quella di Cagliari che ha ammesso la diagnosi pre-impianto degli embrioni nel caso di fecondazione assistita… e se quell’analisi non si fa significa ch’è assistita malissimo) il nostro Governo, giustamente, farebbe ben sentire la propria voce in sedi diplomatiche. Perché non lo fa con uno Stato straniero qual è il Vaticano? Che ne dice il nostro Baffino Ministro degli Esteri? E i Baffoni della cosiddetta sinistra radicale al Governo, non radicaleggiano al proposito?
Teste dal mazzo. E’ una nuova rubrica. Cita parole ai confini della realtà udite nel corso del mese.
Tutte forgiate da incalliti pensatori. Sono tanti! N’estrarrò dal mazzo ogni 30 giorni uno di loro che ha meritato più degli altri, in pratica un vincitore. Si profilava un… testa a testa dal mazzo… fra Gentilini e La Russa, quando, invece, l’ha spuntata Ahmadinejad dicendo negli Usa: “In Iran non esiste il fenomeno dell’omosessualità come qui da voi… le donne sono le più libere del mondo… per credere davvero all’Olocausto bisogna fare nuove, più approfondite, ricerche”.
Verginità. Il Papa è tornato nei giorni scorsi sul tema della verginità e ha incoraggiato i giovani a considerarla come “un’opportunità sulla via del Signore, un valore inalterabile”.
C’era uno, invece, che diceva in teatro: E' merce che si deteriora se lasciata in magazzino; più si conserva meno vale. Datela via finch'è vendibile, venite incontro alla domanda.
Un guitto ateo?... Non proprio, è una battuta di Shakespeare, l’ho tratta da “Tutto è bene quel che finisce bene”, Atto I – Scena I.
Esco e chiudo, se qualcuno mi cerca sto al bar.
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