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La cerimonia del Tiè

 

-  Neofascisti all’attacco dovunque. Stupore di tanti a Sinistra.
Troppo indaffarati nell’occupare organigrammi, trafficare con le banche, favorire parenti, ingaglioffirsi alla Leopolda per accorgersene, ma da molto tempo i segnali c’erano.
Voglio ricordare qualche piccolo episodio.
Dall’ottobre 1998 al 2000 (Presidente del Consiglio lo skipper di Gallipoli Massimo d’Alema, oggi skipper Libero e Uguale), nel Tg1 della Tv pubblica si sono esibiti nel saluto fascista il sindaco di Chieti (non ne ricordo il nome) e Teodoro Buontempo che, salutando romanamente, gridava “Onore ai caduti della Marcia su Roma”.
Non fu preso alcun provvedimento.
Nel 2001 – governo di centrosinistra presieduto da Amato – Paolo Limiti a “Ci vediamo su Raiuno” (sul primo canale della Tv pubblica) invitò un coro, in camicia nera e pantaloni grigi alla zuava, a cantare nella trasmissione l’inno della X Mas. E via via infittendosi altri episodi.
Nessuna reazione da parte dei dirigenti politici della Sinistra.
Piccoli segni che, però, la dicono lunga su tanto e su tanti.
Arriva Renzi. Impunito il vertiginoso aumento sui social di apologetiche manifestazioni fasciste. Poi Don Matteo caccia l’Anpi dai Festival dell’Unità perché non la pensava come lui sul referendum. L’Unità, bene ricordarlo, chiusa con Renzi boss del Consiglio.
E oggi il Governo che fa? Si costerna, s'indigna, s'impegna, poi getta la spugna con gran dignità.

 

-  Pochi l’hanno notato in giro, ma un primato del Pd c’è stato.
A oggi conta, infatti, 29 indagati nelle liste elettorali sorpassando il centrodestra che, nonostante un generoso quanto disperato recupero con i De Luca, non ce l’ha fatta fermandosi a 27. 
Anche fra i non candidati il Pd, sembra che pure di un soffio, sia in vantaggio nelle Procure d’Italia sul centrodestra quanto a indagati.
Sia chiaro: tutti sono innocenti, fino a prescrizione avvenuta.

 

- Il segretario fiorentino (non mi riferisco a Machiavelli) furbamente ha abbassato l’asticella dei consensi al Pd dichiarando fin d’ora vittoria qualora quel partito raggiungesse il 25% alle elezioni.
Ora per qualunque capo d’un partito che in meno di 4 anni passasse dal 40,8% al 25% (ma perfino al 30%) sarebbe una tragedia. C’è chi – alla guida del Pd – la considera una vittoria. Auguri!

 

- Premesso che mi meraviglia come sia stato possibile che un movimento come i 5S – piaccia o no pare primo partito d’Italia per elettori – abbia messo alla sua testa un attrezzo come Di Maio, una riflessione su quanto avvenuto a proposito delle mancate donazioni va fatta, poiché pochissimi l’hanno praticata. Si tratta, appunto, di “mancate donazioni” di alcuni furbetti. Non di furto come accade a molti del centrosinistra. E del centrodestra capitanato da un ineleggibile per via di sentenze e definito dalla Cassazione “delinquente naturale”.
Già, perché giornali, radio, tv, hanno tentato con il termine “rimborsopoli” di far passare come malfattori quelli del M5S. Però hanno fatto sapere due cose: 1) gli altri, di destra e di sinistra, non donano neppure un centesimo dei loro stipendi; 2) I 5S cacciano dalle loro file quei furbacchioni (che non hanno commesso un reato penale ma solo inosservato una regola dello statuto interno) mentre neppure uno degli indagati (per reati penali) viene espulso dai Piddini, dagli Italoforzuti, dai Fratellini d’Italia.
Poi c’è la storia dei massoni (pochi, espulsi dal M5S) mentre negli altri partiti non si contano cazzuole e grembiulini.
E c’è a capo del centrodestra un massone della famigerata P2. Tessera n. 625…
Ma quel Di Maio… quel Di Maio…

 

- Tra le chiassate della campagna elettorale in Italia, i clamori da neurodeliri suscitati da Trump e Kim Jong-un, è passata, ovviamente, inosservata una notizia sulla nostra radio pubblica.
Carlo Conti lascerà la direzione artistica di Radiorai e nessuno lo rimpiangerà. Anche perché i dati sugli ascolti da maggio a dicembre ’17 pubblicati dal Ter (Tavolo Editori Radio) sono impietosi.
Radio2 registra, rispetto allo stesso periodo del 2016, un -9,3%; Radio1 accusa -4,6%; Radio3 figura con -2,8%, ma qui siamo alla cura dimagrante fatta da una già anoressica perché da tempo più che una radio è un citofono al quale parlano i “chiacchierini di RadioTre” (copyright Goffredo Fofi). L’unica a salvarsi è Isoradio che ottiene il notevolissimo aumento del 27%.

 

- Ci sono alcuni che sostengono addirittura l’inesistenza dei lager, dei forni crematori. Li chiamano i negazionisti, espressione tradita da un anagramma che riporta a una certa ascendenza di questi nipotini unita a una certa malsana sostanza volatile: zii noti nei gas.

 

Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.

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