Questa sezione del sito Nybramedia fino al mese di giugno ’19 ospitava ogni mese miei commenti sull’attualità artistica, sociale, politica. Da ottobre del 2019 ha cambiato il suo formato.
Adesso riporta, infatti, frasi tratte dalla letteratura e dal giornalismo, battute cinematografiche e teatrali, scritte sui muri o su volantini oppure trovate sul web.
Cose cui mi hanno fatto pensare gli avvenimenti del mese, oppure mi sono venute alla mente da ricordi lontani.
Tutti gli scritti, però, saranno ispirati alla dea chiamata Brevità.
Quando riporterò parole mie, sempre alla legge di quella dea obbedirò.
Perché questo cambio di rotta rispetto alle passate edizioni che vanno avanti dal febbraio 2000?
Sono in tanti a scrivere e commentare i fatti correnti.
Aggiungere anche mie parole? Sono proprio necessarie? Non credo
È stato detto che la carta è stanca. Ma anche altri supporti.
Non voglio, almeno qui, aggiungere nuovi sfinimenti a quella tombale spossatezza.
Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
L’Osservatorio Indipendente di Bologna “Caduti sul Lavoro” informa che dall’inizio di quest’anno al 31 ottobre ci sono stati 1212 morti per infortuni sul lavoro. 596 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere considerati dall’Inail a tutti gli effetti morti sul lavoro.
E lo Stato che fa? Si costerna, s'indigna, s'impegna, poi getta la spugna con gran dignità.
Un intrigo internazionale.
In Italia continua il misterioso caso regENI.
Resuscitation: all’attenzione dei renziani viventi.
La massima autorità europea in tema di rianimazione, ovvero ERC (European Resuscitation Council) ha presentato (giugno ’21), in un documento suddiviso in cinque parti, le nuove linee guida inerenti quella tematica, le quali vanno a toccare tutti gli aspetti della rianimazione.
Oculopatia (1).
Giorgia Meloni, dopo l’assalto alla Cgil, ha dichiarato di non riuscire a vedere chiara la matrice degli assalitori.
Il suo oculista, sentendosi professionalmente offeso, l’ha denunciata.
Oculopatia (2).
Giorgia Meloni presidente di FdI partito di cui nella videoinchiesta di Fanpage figuravano suoi dirigenti mentre inneggiavano a Hitler e al fascismo, ha detto: “Voglio vedere tutto il girato”. Il suo oculista ha ritirato la denuncia.
A proposito di pacificazione.
Salvini ha parlato di pacificazione. Ricordo un episodio di qualche tempo fa.
Vittorio Foa a Giorgio Pisanò, fascista e senatore del Msi che parlava, di pacificazione e di sostanziale somiglianza tra chi aveva combattuto dalle due parti, gli disse “Un momento. Se si parla di morti va bene. Rispettiamoli tutti. Ma se si parla di quando erano vivi, erano diversi. Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore”.
Berlusconi for President (1)
Se eletto, i banchetti con capi di Stato al Quirinale verrebbero definiti “cene eleganti”.
Berlusconi for President (2)
In fondo la sua candidatura ha qualche ragione.
Dopo un presidente incensurato è giusto riequilibrare.
Dal web, blog di jean-jacques russò.
“Per andare al lavoro c’è un bus gratis. Ma io sono No.Bus e voglio andare a lavorare in auto. Però non voglio pagarmi la benzina, quella (e l’assicurazione auto) me la devono pagare chi prende il bus. Sennò è dittatura”.
Saggezza di un lettore professionista.
Vanni Scheiwiller, editore: “Non l’ho letto e non mi piace”.
Giorgio Manganelli.
“Il fatto che un libro sia un romanzo è già un connotato losco, come i berretti dei ladruncoli, i molli feltri dei killers, gli impermeabili delle spie”.
Chris Anderson, ex direttore di Wired.
“Noi viviamo in una cultura del ‘remix’: tutto è ispirato da qualcosa che è venuto prima, e la creatività si vede nella reinterpretazione di opere preesistenti non meno che negli originali”.
Incipit.
Violette Leduc, da “La bastarda”, 1964:
“Ho paura di morire e sono stanca di stare al mondo”.
Da un sonetto di Borges.
“Già siamo noi l’oblio che saremo”.
Marcello Marchesi
“In Italia i servizi segreti sono pubblici e i servizi pubblici sono segreti”.
Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.
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