Questa sezione del sito Nybramedia fino al mese di giugno ’19 ospitava ogni mese miei commenti sull’attualità artistica, sociale, politica. Da ottobre del 2019 ha cambiato il suo formato.
Adesso riporta, infatti, frasi tratte dalla letteratura e dal giornalismo, battute cinematografiche e teatrali, scritte sui muri o su volantini oppure trovate sul web.
Cose cui mi hanno fatto pensare gli avvenimenti del mese, oppure mi sono venute alla mente da ricordi lontani.
Tutti gli scritti, però, saranno ispirati alla dea chiamata Brevità.
Quando riporterò parole mie, sempre alla legge di quella dea obbedirò.
Perché questo cambio di rotta rispetto alle passate edizioni che vanno avanti dal febbraio 2000?
Sono in tanti a scrivere e commentare i fatti correnti.
Aggiungere anche mie parole? Sono proprio necessarie? Non credo
È stato detto che la carta è stanca. Ma anche altri supporti.
Non voglio, almeno qui, aggiungere nuovi sfinimenti a quella tombale spossatezza.
Ampio, vibrante, parecchio sul lungo, il discorso della presidente Meloni alla Camera. Come disse Andreotti a proposito dell’intervento di un suo collega a un congresso Dc: “Brevi cenni sull’Universo”. Su di un punto, però, è andata parecchio di corsa, quello dei morti sul lavoro che quest’anno hanno raggiunto la scandalosa cifra di 718 a metà novembre 2022. Poteva (doveva) dare maggiore spazio a quell’argomento anche perché non aveva responsabilità di governo negli anni in cui è maturato quel tragico numero. Perciò più grave appare il pochissimo tempo speso su quella definita da Mattarella “grave ferita sociale”. Inoltre, nessuna parola sugli studenti-operai morti durante il cosiddetto ‘tirocinio scolastico’ presso aziende italiane.
La Destra, si sa, ha sostenuto durante la campagna elettorale i No Vax organizzando cortei e perfino un convegno nel palazzo del Senato con Salvini che si oppose a un usciere che gli chiedeva d’indossare la mascherina. Ora deve pagare quella parte di elettori ed ecco la richiesta – depositata da Lega e FdI – di una commissione che indaghi sull’operato del passato governo sul Covid.
La nota virologa Giorgia Meloni afferma: “Alla base dei provvedimenti presi non c’erano evidenze scientifiche”.
Parisi, solo un povero premio Nobel, sostiene “La scienza sono i fari di una macchina che la politica deve guidare nella notte. Non accettare che senza fari si va a sbattere, è criminale. Indagare sulla gestione della pandemia senza che ci sia una ragione scientifica significa condannare a morte la medicina scientifica. E chissà cosa verrà dopo”.
Il ministro Nordio si porta avanti col lavoro.
I temi da lui proposti riguardano nuove norme sulla corruzione, sull’abuso d’ufficio, sull’obbligatorietà dell’azione penale, la separazione delle carriere, la disciplina sugli avvisi di garanzia, e dulcis in fundo limitazioni alle intercettazioni.
Chissà perché Berlusconi esulta e Renzi pure dichiarando al Messaggero: “Condivido lo spirito del ministro anche nel metodo, non solo nel merito”.
Tempestività.
Che le nuove forze al governo nominino nelle istituzioni propri rappresentanti è del tutto legittimo.
È già accaduto con altri governi, e non solo in Italia.
Quello che un po’ – solo un po’, conoscendo la natura italiana – stavolta sorprende è la grande velocità con la quale tanti centometristi sono scattati. Astuti autori che fremevano già all’epoca dei sondaggi hanno pubblicato libri, conduttori tv che gioiosamente spalancano porte degli studi a personaggi fino a poco prima ignorati, qualche regista in estasi, cantanti che prestano l’ugola a manifestazioni dello schieramento vittorioso… che pena!
Tra le concause, non ultima, della mancata estirpazione del fascismo dalle nostre istituzioni, ci fu la mancanza di una vera epurazione. Si pensi a Gaetano Azzariti, presidente di una Commissione, cosiddetta "Tribunale della razza", istituita presso il ministero fascista dell'Interno, che collaborò dal giugno 1945 al luglio 1946 con il Ministro di Grazia e Giustizia Palmiro Togliatti (sic!).
Il 3 dicembre 1955 venne nominato giudice costituzionale dal Presidente della repubblica Giovanni Gronchi. Divenne poi Presidente della stessa Corte nel 1957 rimanendo in carica sino al giorno della sua morte. Caso clamoroso, ma non unico.
Altri nomi e descrizioni delle loro carriere si trovano nel recente “L’epurazione mancata” di Antonella Mediconi e Guido Neppi Modona, edizioni il Mulino.
Che dire? Attenti al lupo!
Da un calendario del 2023.
Bimbo postmoderno ai genitori.
- “Babbo Natale mi ha detto che voi non esistete”.
Ricordate gli agenti segreti occidentali così come li conosciamo attraverso film, romanzi, serie tv?
Alberghi lussuosi, automobili splendide, donne bellissime… pare che così non vada agli agenti russi. Sembra – come riportato dalla stampa – che fra loro, infatti, serpeggi il malcontento perché uno dei compiti costretti a svolgere, specie quando Putin è all’estero, sia quello di raccogliere pipì e pupù del presidente affinché quei materiali non siano osservati da specialisti stranieri col fine di constatare o prevedere possibili malattie del leader.
Uno di loro, dell’ex Kgb ora Fsb, sconfortato, pare abbia detto a un giornalista. “Il nostro è proprio un lavoro d merda”.
Nuove stelle Michelin.
Ho appreso, facendo crescere il mio orgoglio patriottico, che la stella Michelin agli ecologisti imbrattatori di famose opere (senza mai danneggiarle perché scelte fra quelle protette da vetri) è andata a "Ultima Generazione" (filiale italiana di “Last Generation”) per la loro zuppa di piselli lanciata contro 'Il seminatore' di Van Gogh esposto a Roma.
Stella conquistata battendo la pur apprezzabile purea di patate che altri ecologisti hanno gettato a Postdam contro “Il pagliaio” di Monet.
Gennaro Sangiuliano neo ministro meloniano alla cultura ha condannato con parole roventi quel tipo di protesta. Preziosa occasione per ribadire la necessità – com’è sua intenzione fin dal momento della nomina a ministro – di aumentare il prezzo d’ingresso ai musei, aumento utile, a suo dire, per schermare con vetri le opere.
I soliti maligni hanno detto che con quella dichiarazione ha imbrattato i monitor dei Tg e le pagine dei quotidiani che l’hanno riportata. Le malelingue, si sa, non mancano mai.
La situazione è grammatica.
Trovo sul web un gruppo che dà la caccia agli strafalcioni di scrittura.
Ecco, tra altre cose che hanno pescato, quanto scritto da un infelice redattore vittima di uno sciagurato lapsus calami.
“Copywriter”. Il coprywater è una delle professioni più ricercate nel mondo del lavoro. Dalle agenzie creative la figura del coprywater si è fatta strada anche in altri ambiti lavorativi sia digital che offline. Perché diventare coprywater? E cosa fa un coprywater?
Facendo una rapida ricerca su Google Trend ci possiamo rendere subito conto di quanto sia diventata importante la figura del coprywater arrivando, persino, a superare per volumi di ricerca una figura come il Direttore Creativo".
Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.
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