L'ospite accanto a me è Attilio Corsini.
Attore, regista, organizzatore di rassegne e festival.
Perché l'ho invitato? Per due ragioni: 1) perché sono un autolesionista;
2) perché è una delle figure più vivaci, irrequiete,
gioiose, del teatro italiano. Il solo capace di polemiche, aspre ed asperrime,
senza perdere allegria, incazzato spesso e velenoso mai.
Per saperne di più cliccate su www.teatrovittoria.org
Quasi un quarto di secolo fa, fondò, con Viviana Toniolo, la Compagnia
cooperativistica "Attori & Tecnici" che agisce al Teatro Vittoria
di Roma, e anche in tournée con successi che hanno nomi come I due
sergenti, Il gatto con gli stivali, Seguirà una brillantissima farsa,
La furiosa, La pulcella d'Orleans, Varietà in varie età, Il
Galateo di Monsignor Della Casa, Flaiano al Flaiano, e quel famoso Rumori
fuori scena, che ha superato le 650 repliche. Per trovarne un numero simile
d'uno spettacolo italiano, bisogna risalire, se non sbaglio com'è mia
gloriosa tradizione, all'"Arlecchino" goldoniano di Strehler.
Per chi non lo avesse ancora fatto, quando vedrà una locandina che
annuncia uno spettacolo prodotto dalla Compagnia "Attori & Tecnici",
ci vada e mi ringrazierà.
- Benvenuto a bordo, Attilio
- Ciao Armando, c'è sempre meno da "ruspare", come dicevamo
ai nostri tempi. Sarò una gallina vecchia o il teatro è a corto
di mangime?
- Come sai, le galline vecchie godono buona fama e, circa il mangime, non
mi pare che il teatro ne sia a corto. Solo che si nutre di farine animali
e
vabbè, sia come sia.
Adesso, voglio farti assaggiare questo Barolo di Scavino
qua il bicchiere
ecco
fatto.
Ascoltami: il Capitano Picard è bravissimo, per lodarne la guida, a
Roma direbbero "è un bel manico", però noi nello spazio
stiamo, schizziamo "a manetta", la cosa che sto per dirti io l'ho
già fatta, anche tu, in poche battute, trasmetti sulla Terra il tuo
ritratto
- Un pessimista pieno di ottimismo. Sono partito da "eppur si muove"
ed ho passato la vita a rincorrere il movimento, il ritmo. Un inconscio timore
degli spazi vuoti? Oppure soltanto il nome: Corsini?
- Voglio farti una domanda intelligente, non mi resta, quindi, che fartela
fare da un altro
ecco, ho trovato! Copio e incollo: da Diderot a Grotowsky,
sono oltre due secoli che fioriscono teorie e dibattiti sull'attore. Da chi
ha indicato i meccanismi di quell'arte a chi nega che sia possibile individuarli
scientificamente. Tu come la pensi?
- Diderot diceva: se non vuoi lavorare o fai il prete o l'attore.
Io dico di più. L'attore è un missionario. Con un'unica missione:
se stesso.
- Dimmi la cosa che meno ti piace oggi, in Italia, del teatro di tradizione
- Che è finito il teatro di tradizione. E' rimasto solo qualche avanzo
di vecchio teatro
- Vuoi vedere che sei la persona meno adatta per la domanda che segue? Allora,
è proprio il caso di fartela: che cosa vuol dire "teatro di ricerca"
oggi?
- Sono ormai tre anni che faccio "ricerca di teatro", da quando
ci hanno sfrattato dal Vittoria. Non l'ho ancora trovato, ma ci spero. Mi
preoccupo invece per chi, da ancora più anni, fa "teatro di ricerca"
e non ha ancora trovato il pubblico al quale far vedere ciò che ha
trovato. Gli auguro di trovare un grande pubblico, dopo tanti anni quel tale
deve essere esausto!
- Hai studiato, e fatto danni, all'Accademia D'Arte Drammatica
quell'Accademia
e la Scuola Nazionale di Cinema, credi che oggi garantiscano un'adeguata preparazione
dell'attore oppure no?
- Credo seriamente che abbiano la capacità di scoraggiare da questo
mestiere. Se poi uno non potrà davvero fare a meno di farlo, a forza
di farlo, forse imparerà a farlo.
- Mi sembra, a volte, che l'attore italiano reciti controvoglia nel comico;
anche se, a parole, naturalmente affermi il contrario
ma lo trovo impacciato
e, talvolta, comicamente ('sta volta sì) inadeguato.
Perché trova tanta difficoltà a fare bene il repertorio comico?
- Perché in Italia il repertorio comico è quasi inesistente.
Perché in Italia l'attore comico si chiama "il comico".
Perché il repertorio comico non si fa da soli come fa "il comico".
Perché per farlo ci vogliono "interpreti" disposti a recitare
insieme e non da soli
- Ogni tanto apprendo che il Teatro Vittoria corre il rischio di chiusura
per motivi che non c'entrano con gli incassi che vanno bene. Poi il Teatro
sopravvive alla bufera, tanto che adesso aprirà una seconda sala e
- Fermati Armando!
Il teatro ha ormai quasi la certezza di chiudere.
La seconda sala è pronta ma non ci rinnovano più il contratto
per la prima
Stiamo cercando la prima sala visto che questo contratto è una sòla.
- So di una tua iniziativa che punta a stimolare la creazione di spettacoli
teatrali nelle scuole elementari di Roma con la finalità di presentarli
in un'apposita rassegna.
Che cosa ti aspetti da questo progetto?
- Mi aspetto che cresca un pubblico per i nostri figli, i nostri nipoti,
i nostri pronipoti, ecc. ecc.
- Parole che mi confortano, perché sono sicuro che allora noi due finalmente
lavoreremo insieme in scena
che ne diresti di "Spettri", eh?
- Buona idea! Dài, affrettiamoci!!
- Però prima di cominciare le prove, immaginiamo una fantacatastrofe:
Attilio Corsini, Ministro dello Spettacolo
peggio di così! Dimmi
il primo provvedimento che adotteresti per il teatro di prosa
- Il nostro problema atavico, in Italia, è il pubblico. Investirei
nuovi fondi per aumentare il pubblico. Come? Pagandolo per andare a teatro
alcuni anni. E quando avesse preso il vizio, potrebbe diventare "pubblico
pagante"
- A tutti gli ospiti di questa taverna spaziale, prima di lasciarci, chiedo
una riflessione su Star Trek
che cosa rappresenta per te quel videomito
- Per me rappresenta
perdonami la delusione che ti darò
niente
- Bravo! Sei riuscito a farti amici anche tra i fans di Star Trek
Guarda laggiù
siamo quasi arrivati a Korsinya, il più teatrale
pianeta della Galassia, abitato da alieni giocosi in scena e fuori scena
se
devi scendere, ti conviene prenotare la fermata. Stoppiamo qui l'intervista,
anche perché è finita la bottiglia di Barolo di Paolo Scavino.
Però torna, io qua sto
- Ciao Armando. Perdonami, forse non sono riuscito ad essere serio. Ma sono
troppo serio in questo periodo. A presto, spero.
- Vabbè, ed io ti saluto com'è d'obbligo sull'Enterprise: lunga
vita e prosperità!
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