L’ospite accanto a me è Claudia
Coga. Direttore editoriale delle Edizioni Dedalo. Circa 900 titoli in
un catalogo che, puntando sulla saggistica, spazia dall’antropologia
alla linguistica, dalla sociologia alla scienza, dalla storia alla filosofia,
dall’architettura al cinema.
Per meglio capire il valore dei titoli e degli autori pubblicati, v’invito
a cliccare su www.edizionidedalo.it
Le edizioni Dedalo, infatti, propongono da anni una qualità di
lettura di grande rilievo attraverso scelte raffinate e in grande sintonia
con l’evoluzione del paesaggio culturale contemporaneo interpretandone
le motivazioni ed analizzandone le tendenze.
Ai libri s’affiancano riviste quali: Sapere, Inchiesta, Quaderni
di Storia, Quaderni medievali, Critica liberale, Mediares, Florensia,
Plurimondi, New Medit, che compongono un disegno editoriale in grado
di soddisfare sia specialisti sia lettori che s’avvicinano con
curiosità intellettuale ai vari temi proposti.
In questo anno terrestre 2003, allo stand dell’Editrice alla Fiera
del Libro di Torino, c’è stato grande interesse da parte
di moltissimi visitatori che hanno anche affollato la presentazione di
un libro delizioso appena stampato che qui raccomando alla vostra lettura: “Zichicche” a
cura di Piergiorgio Odifreddi. Imperdibile! Si tratta di un’antologia
che raccoglie severi giudizi espressi da scienziati e giornalisti sulle “zichicate” cioè le
esilaranti affermazioni dette e scritte dall’ineffabile Antonino
Zichichi nel corso di recenti anni; il libro si chiude con divertenti
poesie di stampo belliano dovute ad un anonimo, quanto malandrino,
autore.
- Benvenuta a bordo, Claudia …
- Grazie e... lieta di essere qui
- Voglio farti assaggiare questa Bonarda Doc Colli Piacentini di Torre
Fornello…qua il bicchiere…ecco fatto.
Adesso ascoltami: il Capitano Picard è bravissimo, per lodarne
la guida, a Roma direbbero “è un bel manico”, però noi
nello spazio stiamo, schizziamo ”a manetta”, prudenza vuole
che tu trasmetta sulla Terra, come sempre chiedo iniziando la conversazione
con i miei ospiti, il tuo ritratto… insomma, chi è Claudia
secondo Claudia …
- Dopo essermi laureata in lingue il mio sogno nel cassetto era fare
la traduttrice… In realtà ho iniziato così, ma poi sono
entrata nella casa editrice fondata da mio padre e me ne occupo da oltre
10 anni: seguo personalmente tutte le fasi della lavorazione di un libro:
dalla scelta dei titoli sino al sì stampi, i rapporti con gli
autori e con la stampa, i contatti con l’estero… insomma
un bel po’ di cose…
- Quando è nata la vostra Casa? Come avvenne? Su quale progetto?
- L’attività della casa editrice Dedalo risale ai primi anni ’60. È nel
1960, infatti, che Raimondo Coga, dopo vari lavori giovanili ed una significativa
esperienza nella casa editrice Einaudi, si mise in proprio fondando una
piccola azienda tipografica. Nacque così la Dedalo Litostampa
che si caratterizzò subito per l’introduzione di tecnologie
avanzate e per l’alta qualità grafica di stampati editoriali:
in breve tempo si passò alla stampa di quasi tutta la produzione
dell’editoria meridionale di quegli anni, da Laterza e De Donato
di Bari alle Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli.
L’attività editoriale ebbe inizio nel 1965 con un progetto
editoriale che aveva quale obiettivo il «superamento delle due
culture»: niente letteratura e narrativa, scienze umane e scienze «dure»,
architettura e urbanistica, tecnologie dell’edilizia.
- Qual è oggi la linea editoriale di Dedalo…il suo obiettivo
espressivo e di mercato?
- La casa editrice ha mantenuto, nel corso degli anni, il suo programma
iniziale evitando sperimentazioni ed avventure in altri campi quali
la letteratura, la narrativa, le edizioni scolastiche, e privilegiando
sempre
la saggistica. Attualmente la produzione della Dedalo non è certo
molto ampia, ma possiamo vantare un discreto spazio ed una buona immagine
nel vasto mondo dell’editoria italiana e ad essa va certamente
attribuito il merito di aver presentato per prima in Italia alcuni famosi
autori stranieri. Grande attenzione è data alle pubblicazioni
scientifiche, divulgative e non.
- Quale metodo usate per selezionare le proposte che v’arrivano?
- La semplice lettura del materiale ricevuto; inizialmente è sufficiente
una breve scheda di presentazione e un indice; se la proposta sembra
interessante chiediamo il dattiloscritto completo: spesso ci serviamo
del supporto di consulenti esterni.
- La maggiore colpa dell’editoria italiana, se ne vedi una, s’intende…
- Si pubblicano troppi libri e spesso di cattiva qualità
- Distributori e librai, quali problemi noti?
- Quello della distribuzione è un problema per certi versi irrisolvibile… noi
abbiamo una distribuzione a livello nazionale eppure spesso mi dicono
che non riescono a trovare i nostri libri in una determinata libreria… purtroppo
i volumi pubblicati sono tantissimi e i librai devono necessariamente
fare delle scelte, quasi sempre a scapito dei piccoli e medi editori… quasi
sempre si sacrificano i libri ‘di catalogo’ e un libro dopo
un mese è già considerato vecchio e restituito in resa
per far posto ai nuovi arrivati.
- Secondo te, perché mentre il cinema s’avvale di esercizi
che con i locali d’essai riesce – e anche con risultati spesso
commercialmente apprezzabili – a presentare opere sgradite alla
grande distribuzione, non avviene altrettanto con le librerie?
- Bella domanda, ma non ho una risposta… e comunque ci sono stati
anni molto bui anche per il cinema; ora per fortuna è tornato
di gran moda… peccato che la lettura non sia quasi mai di moda
- L’e-book è nei vostri programmi?
- Per ora no; non credo sia indicato per il nostro tipo di pubblicazioni
- Umberto Eco, di recente, ha detto che gli editori, non solo italiani,
mettono in Rete titoli scaricabili di narrativa e trascurano la manualistica
che meglio s’attaglierebbe al mezzo elettronico. Sei d’accordo
con questa critica?
- Personalmente ritengo che il mezzo elettronico sia adatto solo per
determinate pubblicazioni, e cioè dizionari, enciclopedie, manuali
che necessitano continui aggiornamenti.. per il resto preferisco la
carta stampata..
- A tutti gli ospiti di questa taverna spaziale, prima di lasciarci,
chiedo di fare una riflessione su Star Trek, non necessariamente elogiativa…che
cosa rappresenta quel videomito nel nostro immaginario?
- … la fantascienza è proprio un genere che non mi attira
e me ne tengo lontana
- Che ti piaccia o no la fantascienza, siamo quasi arrivati a Dedàlya,
pianeta di cellulosa abitato da alieni che bevono inchiostro DOCG…se
devi scendere, ti conviene prenotare la fermata. Stoppiamo qui l’intervista,
anche perché è finita la bottiglia di Bonarda Doc Colli
Piacentini di Torre Fornello…. Però torna a trovarmi, io
qua sto…intesi eh?
- D’accordo, arrivederci a presto
- Vabbè, ti saluto com’è d’obbligo sull’Enterprise: lunga vita e prosperità!
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