L'ospite accanto a me è Vittoria Ottolenghi.
E' la più grande studiosa di balletto moderno che abbiamo in
Italia, ogni suo articolo sulle tante testate alle quali collabora,
da Il Mattino a Il Resto del Carlino, da l'Espresso ai periodici specializzati
che s'avvalgono di lei, perfino quando è breve ha la capacità
d'un minisaggio. Stimo il suo lavoro anche per altre due ragioni: è
tra le pochissime firme che di correnti e movimenti, ne coglie compiutamente
il senso non solo immediatamente espressivo ma il retroterra storico-sociale
dal quale discendono; inoltre, ha capito i nuovi linguaggi che l'elettronica
ha determinato sulle arti sceniche.
Per saperne di più su di lei, sui suoi trent'anni di autrice
tv, cliccate http://www.raidue.rai.it
Oltre alla raccolta di articoli e saggi "I casi della danza",
ha pubblicato il libro di memorie "Tutti buoni" e "Nureyev-Confessioni".
Ne ha scritti degli altri, per conoscerne i titoli
http://www.teche.rai.it/biblia .
Il web è poi ricco di sue citazioni, tanto da far malignare che
Bill Gates abbia lavorato per lei.
- Benvenuta a bordo, Vittoria
- Ciao Armando
- Voglio farti assaggiare questo Cortese di Gavi
qua il bicchiere
ecco
fatto.
Senti, il Capitano Picard è bravissimo, per lodarne la guida,
a Roma direbbero "è un bel manico", però noi
nello spazio stiamo, schizziamo "a palla", come dico a tutti
i miei ospiti: la cosa che sto per dirti io l'ho già fatta, anche
tu, in poche battute, trasmetti sulla Terra il tuo ritratto, che cosa
vorresti si dicesse di te
- Vorrei che si dicesse che sono innanzi tutto una persona per bene
e che chiunque, stringendomi la mano, sentisse di stringere la mano
di qualcuno il cui "credo" fondamentale è: vivere con
dignità, lavorare con dignità, andare per il mondo con
dignità
- Il web è immateriale ma non volatile, ciò che si fa
su di esso può essere visto 24 ore su 24 in ogni angolo del mondo.
Quale influenza credi che avrà in futuro questo fenomeno sulle
arti sceniche?
Favorirà la distribuzione ma scoraggerà il consumo dal
vivo? Modificherà le modalità espressive?
- Favorirà l'informazione e quindi sarà prezioso alla
promozione dello spettacolo "dal vivo". Non sono disposta
a pensare in termini di "lotta" tra spettacolo dal vivo e
spettacolo televisivo o elettronico. Ma penso allo sviluppo di un nuovo
tipo di spettacolo-web, che - ci auguriamo - potrà dialogare
utilmente con l'altro e con gli altri, in un fertile rapporto dialettico:
e cioè un rapporto in cui ciascun tipo di spettacolo non perda
la propria identità, ma la arricchisca e la "apra"
- Un vaticinio. Quale futuro per la danza in Italia?
- La danza, in Italia, potrebbe anche scomparire, come tale. Ma diffondersi
a macchia d'olio in tutte le altre arti dello spettacolo, che, bene
o male, ne saranno pervase. Comunque, in un mondo in cui si va verso
un nuovo teatro interdisciplinare e totale, il regista sarà probabilmente
un coreografo, come Alain Platel, e gli interpreti dei danzatori, come
nella compagnia di Pina Bausch
- Una domanda scomoda, ma stà tranquilla non voglio nomi (però,
se fai i cognomi è meglio), qual è la modalità
che ti fa venire la scarlattina quando la vedi in uno spettacolo di
danza?
- La pretenziosità, inevitabile matrice di noia
- Fra i meriti del nuovo teatro di danza, mi pare ci sia il tentativo
di creare un intercodice fra varie espressività, attirando nella
propria area linguaggi che vanno da gestualità orientali ai videogiochi
è
identificabile oppure no un territorio da dove sono arrivati i contributi
maggiori per numero e peso? Dalle arti visive, dalla letteratura, dal
cinema
- La danza è un'arte autonoma e primaria, hai presente TERSICORE?
-
Vagamente
- Lo sospettavo
insomma, non è il frutto di contributi di
nessuno. Come qualsiasi altra arte non verbale, si ispira a nomi, idee,
sentimenti, fiabe, storie vere o inventate, condizioni umane
- Ti so attenta lettrice di fenomeni quali la breakdance e l'hip-hop,
qual è la loro forza?
- C'è nell'hip hop popolare (di strada e di palestra) una grande
forza, una grande energia, come soltanto di rado si ottiene attraverso
la tecnica, nella danza professionale. E' come se una ribellione latente
da secoli riuscisse a esplodere all'improvviso, festosamente e orgogliosamente.
- Immaginiamo una fantacatastrofe, ci stai?
Bene. Vittoria Ottolenghi,
Ministro dello Spettacolo, peggio di così!
Dimmi la prima
disposizione che vareresti per il teatro di danza
- Affidare la gestione del denaro pubblico destinato alla danza e la
gestione della relativa normativa giuridica, in tutti i suoi settori,
non a funzionari ministeriali con poteri dittatoriali, ma a tante
persone che conoscano bene la danza e che siano realmente al di fuori
del gioco delle sovvenzioni, direttamente e indirettamente
- A tutti gli ospiti di questa taverna spaziale, prima di lasciarci,
chiedo una riflessione sul mito di Star Trek
che cosa rappresenta
secondo te?
- Quella della serie televisiva è una piacevole compagnia, ormai
consueta, per le veglie notturne e altri momenti di semi-oscurità
mentale. Questa "web": ci penso su ancora un po'
- Siamo quasi arrivati a Ottolenghya, pianeta che danza nella Galassia
ed è abitato da alieni che ballano e sballano 24 ore su 24
se
devi scendere, ti conviene prenotare la fermata. Stoppiamo qui l'intervista,
anche perché è finita la bottiglia di Cortese di Gavi.
Però torna a trovarmi, io qua sto
intesi eh?
- Sì
ma
chissà perché qualcuno come
te decide di fare un'intervista così, a qualcuno come me. Il
mondo è davvero grande e terribile
- Già!
Eterno Mistero del Creato!
Ti saluto com'è d'obbligo sull'Enterprise:
lunga vita e prosperità!
È possibile l'utilizzazione
di queste conversazioni citando
il sito dal quale sono tratte e menzionando il nome dell'intervenuta.
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