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Segnalato su Webtrekitalia - Portale di cultura Trek

L’ospite accanto a me è Gloria Persico. Psicologa e psicoterapeuta, si occupa da circa trenta anni di ricerca sessuologica. Didatta in corsi privati e universitari di educazione e formazione sessuologica, ha pubblicato un rilevante numero di lavori scientifici su riviste italiane e straniere.  
I suoi libri:

I segreti della sessualità e i misteri del desiderio (con Luigi Maria Giannetti), 1997;

Il giardino segreto della sessualità infantile (con Donatella Segati);
I labirinti della pedofilia;

Bisessualità e dintorni: il sottile confine dell'identità sessuale;

Lucia nella bocca di Lupo: Storia di amicizia, amore e sesso in un carcere femminile;

Giovanna la regina;

I mutanti del sesso: dalla lattazione maschile alla nuova specie (Croce Edizioni, Roma, pagine 160, euro 16.00).

Libro quest’ultimo che non soltanto analizza la società sessuale dei nostri giorni, ma lancia uno sguardo sul futuro che l’attende con il superamento del biologico, i nuovi orizzonti dell’amore robotico, i possibili nuovi codici di comportamento erotico.
Ed è proprio da questo vertiginoso, imperdibile, volume che nasce l’occasione di un incontro con la Persico.

 

Benvenuta a bordo, Gloria…
Bentrovato.
Adesso ascoltami: il Capitano Picard è bravissimo, per lodarne la guida, a Roma direbbero “è un bel manico”, però noi nello spazio stiamo, schizziamo ”a manetta”, prudenza vuole che tu trasmetta sulla Terra, come sempre chiedo iniziando la conversazione con i miei ospiti, il tuo ritratto… interiore…insomma, chi è Gloria secondo Gloria…
Gloria è una persona dotata di grande curiosità per tutto ciò che la circonda, in primis l’uomo nella sua complessità psicofisica, il suo passato e il suo futuro. Non gradisce né regali né complimenti e ama cercare in ogni essere la scintilla divina.
Qual è stata la principale motivazione che ti ha spinto a scrivere “I mutanti del sesso”?
L’occasione di approfondire con attenzione professionale un certo percorso dell’umanità con elementi concreti e dedurne la possibile evoluzione.
Chi sono i mutanti del sesso?
I mutanti del sesso siamo noi. Naturalmente sono rappresentati da punte di tendenza che si rilevano prevalentemente nelle grandi città. Questo settore di evoluzione trova origine in diversi mutamenti (storici, sociali, culturali) che si influenzano reciprocamente; persino i geni non sono “piccoli gnomi” immutabili ma si piegano alle pressioni della cultura quando impone comportamenti diversi. Il punto di rottura è rappresentato dall’uso della pillola contraccettiva, subito osteggiata dall’universo maschile. Tale farmaco ha segnato l’inizio del decadimento del potere sessuale del maschio. La donna non più è bisognosa né di protezione né di mantenimento, viceversa dichiara con decisione di non essere più disposta a subire imposizioni e impara a pretendere il piacere nei tempi e nei modi desiderati.
Non escludi che in un tempo futuro “la funzione materna del padre potrebbe estendersi oltre la dimensione relazionale, anche a quella biologica” e citi il ginecologo Robert Winston secondo il quale una gravidanza in un maschio è tecnicamente possibile. Puoi spiegare in parole che perfino io sia in grado di capire come questa cosa potrebbe realizzarsi?
Un piccolo numero di donne è soggetta ad una gravidanza extrauterina, vale a dire che l’ovulo fecondato si annida su di un luogo delle viscere. Il fatto che la funzione materna del padre possa estendersi oltre la dimensione relazionale, e anche a quella biologica, non è poi così irreale. Non è da escludere che un giorno i padri possano desiderare di vivere anche l’avventura della maternità biologica: con il sostegno della tecnologia e della scienza potrebbero formarsi  nicchie morfologiche e ormonali tali che, in prospettiva, un uomo potrebbe scegliere, pur con diverse difficoltà, di portare in grembo e partorire un figlio. Se ne potrebbero avvantaggiare le coppie gay maschili, che per ora si affidano agli uteri in affitto, provvedendo, un giorno, loro stessi a generare il figlio desiderato. Secondo il famoso ginecologo inglese Robert Winston (1999), autore del provocatorio saggio "The Ivt Revolution", provocare una gravidanza in un maschio oggi è tecnicamente possibile. "La gravidanza maschile non sarebbe molto differente da quella extrauterina della donna", spiega Winston, "Il feto verrebbe impiantato nell'addome dell'uomo con la placenta attaccata a un organo interno come l'intestino"
Il sottotitolo del tuo libro parla anche di “lattazione maschile”…
I maschi dei primati, compresi quelli umani, hanno i capezzoli. Questi sono corredati da due caratteristiche presenti anche in quelli femminili: i dotti lattiferi e la capacità di procurare al maschio piacere e stimolazione sessuale; ciò vuol dire che i capezzoli maschili e quelli femminili sono omologhi. La semplice e ripetuta stimolazione meccanica dei capezzoli è il modo naturale per liberare ormoni mediante le connessioni nervose fra i capezzoli e le ghiandole che secernono ormoni, passando per il sistema nervoso centrale. L'iniezione diretta di estrogeni o di progesterone può dare l'avvio all'aumento di volume delle mammelle e alla produzione di latte nelle vacche e nelle femmine di capra che non hanno ancora figliato; la stessa cosa succede anche nel manzo, nel maschio della capra e nel maschio della cavia.In circa un terzo dei ragazzi di età puberale, si può osservare l’ingrossamento doloroso delle mammelle, anche se per brevi periodi. La sindrome, chiamata ginecomastia puberale, può richiedere, se non recede, interventi ormonali e/o  chiriurgici. Diamond racconta il caso di un marito fanatico che continuava a lamentarsi dei seni miserevolmente piccoli della moglie, fino a quando ebbe lo shock di costatare che il proprio petto si stava gonfiando. Scoprì in seguito che la moglie si spalmava sul seno enormi quantità di crema agli estrogeni per stimolare quell'accrescimento che il marito desiderava così intensamente, e che la crema si era sistematicamente trasferita su di lui.
Ancora i malati di cancro curati con estrogeni hanno secreto latte quando è stata loro iniettata della prolattina: fra i pazienti vi era un uomo di sessantaquattro anni che continuò a produrre latte per sette anni dopo la cessazione del trattamento ormonale.
Tutti questi fatti indicano che gli uomini potrebbero, certo con non poca difficoltà, evolvere la capacità di allattare.
Kevin Warwick studia l'integrazione Uomo-Macchina innestando chips nel proprio corpo e pensa a nuove tappe del Cyborg Project dall'Università di Reading; secondo molti studiosi in un tempo meno lontano di quanto s'immagini impareremo codici capaci di svelare nuovi segreti della natura, passeremo la barriera dell'infinitamente piccolo, si dilaterà la concezione di Spazio, saremo capaci di percepire nuovi stati e livelli di esistenza, la nostra coscienza-mente-identità sarà più vasta e ne saremo consapevoli… in che modo prevedi che tutto questo influenzerà  la sessualità?
Il progresso tecnologico ha regalato all’uomo una serie di facilitazioni delle quali non è più in grado di fare a meno. Ma non per questo l’uomo impegnato a conoscere i segreti della fisica, della biologia o della matematica potrà diventare un “super uomo”, tanto più che le sue conoscenze saranno obbligatoriamente settoriali. Un uomo capace di recepire livelli altri di conoscenza è una fantasticheria che già ebbe Nietzsche ma che non può poggiare su nessun dato scientifico. La sessualità, invece, come già dimostrato, potrebbe essere influenzata da generazioni che hanno inventato tecnologie ad hoc. Il rapporto sessuale nasce con la funzione di procreare anzi oggi ha solo finalità di piacere, d’altro canto si può procreare senza sessualità. Una funzione che perde il suo obbiettivo finisce con lo scomparire (pensiamo alle mascelle, ai peli, e alla mandibola), ma poiché la corrente libidica continua a scorrere, essa cerca, e continuerà a cercare, nuovi canali sia relazionali che tecnologici.
Dopo questi sguardi sul futuro, guardiamo a ciò che accade oggi. Partendo da ieri.
Tra le caratteristiche che s’attribuiscono al ’68, c’è una marcata evoluzione dei costumi sessuali. Dal tuo osservatorio privilegiato, dai tuoi studi, puoi dire come hanno vissuto, nella maturità, la sessualità e il piacere donne e uomini che hanno attraversato quell’anno famoso?
Il ’68 ha tracciato una cesura fra due epoche. La libertà sessuale teorizzata dai sessantottini ha contribuito alla caduta di molti tabù e le femministe hanno dato un forte impulso alla liberazione della donna. Personalmente considero questi giovani delle avanguardie che eroicamente si sono sacrificate per le generazioni a venire. Il loro movimento di rottura si è spesso spinto oltre i limiti e loro stessi sono stati i primi a pagarne le spese. Le femministe in battaglia contro il maschio hanno intaccato le loro caratteristiche femminili tanto amate dall’uomo. Molte di esse hanno maturato un’incapacità di abbandono totale; diverse hanno avuto problemi di orgasmo durante il rapporto sessuale. I ragazzi sessantottini hanno visto infranti quegli ideali nei quali avevano investito tutta la loro energia trovandosi accanto delle compagne che avevano gettato via la loro verginità perché così si doveva fare aprendosi la strada a problemi sessuali.
Giorgio Abraham affermò (Espresso, 5-11-’09): “Le coppie che si dedicano al sadomasochismo sono tra le più stabili e fedeli che abbia visto […] La caratteristica della sessualità perversa è proprio quella di non subire cali del desiderio. Di offrire possibilità di controllo sul piacere che la sessualità normale non conosce. Sei d’accordo su questa dichiarazione? Se sì, oppure no, perché?
L’affermazione di Abraham mi trova d’accordo ma vorrei allargare il concetto. Alla ricerca del desiderio smarrito le coppie cercano extrastimoli che aiutino a ritrovarlo attraverso le perversioni “soft”. Mentre la perversione patologica costringe l’individuo a utilizzarla sempre, perché senza quella non raggiunge alcun piacere, “soft” sono le perversioni delle quali non si è schiavi, perché è possibile scegliere di utilizzarle per far accrescere il piacere o meno. La ricerca dell’ extrastimolo in coppia percorre in genere una “escalation” secondo un copione che il più delle volte non viene recitato per intero. Le proposte alla partner possono partire cautamente dal filmino pornografico per poi passare ad una visita al pornoshop o riprendere con la videocamera le proprie prestazioni sessuali. Spesso coinvolgono anche un’amica nei propri giochi o nel dare un’occhiata a riviste specializzate in incontri. Ed ancora possono proporre  alla moglie di cercarsi un amante e di portarlo nel lettone. Tali proposte sono in netto aumento. Il desiderio del triangolo ha radici edipiche. La figura geometrica più sognata dalla fantasia maschile è quella di fare l'amore con due donne. In questo caso c'è un uomo che cerca attrici o complici per i suoi desideri. Ma spesso i rapporti a tre sono desiderati e attivati da una coppia. Anche perché, in genere, la sola idea di fare proseliti, cioè di cercare e trovare partecipanti al gioco, preferibilmente inesperti a questo tipo di pratiche, è un afrodisiaco per la coppia bisognosa di rinnovare il materiale umano.
Spesso è proposto lo scambio dei partner. Milano, Roma e Bologna sono le tre grandi città dove gli scambisti sono in crescita. Sembrerebbe che proprio il superamento della barriera del pudore, a volte funzioni da extrastimolo. L’affermazione di Abraham sta a significare che tale coppia ha trovato il compagno giusto per vivere la sua perversione. Anche le coppie con funzioni compensative (madre figlio, carnefice vittima, eccetera.) rimangono strettamente legate.
Nello scenario odierno dei media, il fetish, evadendo dagli esclusivi, e riservati, luoghi sociali dov’era un tempo praticato, va affermandosi in forme sottese e più spesso esplicite (… a proposito, colgo l’occasione per ricordare ai miei avventori che nella Sez. Cosmotaxi di questo sito si è parlato di un originale libro che vi consiglio di leggere, ne è autore Sergio Messina: Real Sex. il porno alternativo è il nuovo rock 'n 'roll) su quali meccanismi psichici agisce questa forma di comunicazione sessuale oggi specialmente vistosa nella pubblicità e nella moda? E perché proprio adesso siamo più ricettivi nell’accoglierla?
Le perversioni soft sono poi uscite dall’àmbito coniugale, man mano che la barriera del pudore diventa sempre più bassa, per rintanarsi in appositi club. Ma ormai queste perversioni si sono insediate anche nella mente anche di chi non ne ha conoscenza diretta. Si scelgono così campagne ammiccanti al perverso, vedi tutte quelle proposte da “Martini Red”, che pullulano l’immaginario erotico anche di chi non pratica perversioni soft.
In questi ultimi tempi si parla diffusamente di “sexual addiction” cioè una frequenza dei rapporti sessuali paragonabili, secondo alcuni, alla tossicità dovuta a certe droghe. Ha scritto Angelo Acquaro: “Il DSM – bibbia degli psichiatri di tutto il mondo – dal 1987 più non riporta quella voce fra i disturbi psichici. Ma negli Usa, patria delle cliniche del sesso, il concetto rientra dalla finestra dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che nella sua “Classifica Internazionale delle malattie” elenca tra i disordini mentali l’ ‘impulso sessuale eccessivo’. Chi ha ragione?
Giro a te la domanda
Chi soffre di sexual addiction può essere paragonato al bulimico che è ossessionato dal cibo che addenta voracemente. Non si può parlare di disturbo psichico a meno che la dipendenza dal sesso non disturbi le altre aree di vita e non lo porti a rischiare difficoltà sociali o penali. Semplicemente si tratta di un meccanismo di difesa dell’ansia che può essere curato andando a cercare le cause profonde di quest’ansia. Oggi, noi cerchiamo compulsivamente canali per assopire il senso d’angoscia e di stress che ci tormenta. In alcune persone fragili, portate alla dipendenza, si può scatenare la sindrome “sexual addiction”, piuttosto che dall’alcol, dal gioco, o altro. Star del cinema come Michael Douglas e top model come Kate Moss, pare siano usciti dalla “sexual addiction”solograzie alle cure ricevute nelle cliniche specializzate. Il problema ha suscitato subito un forte clamore negli Stati Uniti e, solo di recente, si è imposto anche all'attenzione del pubblico europeo. La “sexual addiction” è denominata desiderio sessuale iperattivo, compulsione sessuale, ma in effetti si tratta di una dipendenza sessuale. Con questa compulsione, l'individuo cerca di liberarsi da uno stato di tensione dolorosa e angosciante. Come tutte le dipendenze, anche quella sessuale ha la funzione di compensare una mancanza profonda, di coprirla o di colmarla attraverso un'attività frenetica e ripetitiva. La “sexual addiction” fa dunque parte delle nuove addictions come quella del videopoker o del superenalotto, oppure degli acquisti compulsivi nei negozi. La shopping-mania è una delle modalità di gestione  delle ansie, specialmente da parte delle donne. Secondo gli studi più recenti, le sex-addicted americane raggiungono il 3-4% mentre per le italiane la percentuale è più bassa, intorno al 2,8%. Le donne sessodipendenti, infatti, sono più dedite a comportamenti altamente seduttivi, ad attività esibizionistiche e a incontri con sconosciuti. La sexual addiction, dunque, colpisce uomini e donne, ma con modalità e frequenze diverse.
Ci avviamo alla conclusione del nostro incontro. Segue domanda delle 100 pistole.
“La psichiatria organicista”, sostiene Umberto Galimberti, “riduce tutti i fenomeni psichici ai principi che presiedono la biochimica del cervello; la psicoanalisi riduce le manifestazioni della psiche alla dinamica che presiede la sessualità infantile; le neuroscienze riducono gli scenari psichici alle dinamiche dei sistemi neuronali; la genetica riduce i disturbi psichici alla componente ereditaria e solo in seconda battuta ai fattori ambientali”.
Ti chiedo: a quale direzione appellarsi per saperne di più su noi umani?
A questa domanda possiamo rispondere che si può abbracciare una teoria senza negare l’altra. Alcuni ricercatori hanno infatti avanzato l'ipotesi che i cambiamenti neuronali associati con la formazione del legame di coppia, siano scatenati da un rilascio di ormoni, analogamente a quanto accade dopo il parto. Il coinvolgimento da ossitocina e prolattina è stato mostrato con particolare chiarezza. L'ossitocina è prodotta da nuclei specializzati dell'ipotalamo, mentre la prolattina è prodotta dall'ipofisi. L'ossitocina è liberata in grandi quantità al momento del parto per indurre le contrazioni dell'utero; la prolattina, come dice il nome stesso, favorisce la produzione di latte. Questi due ormoni, legandosi a specifici recettori nel cervello, inducono quelle riorganizzazioni neuronali il cui risultato finale è l'attaccamento della madre ai piccoli appena nati e l'induzione di comportamenti materni. Sappiamo inoltre che nell’eccitazione sessuale, così come durante l’allattamento, avviene un’erezione dei capezzoli e una secrezione di ossitocina. In alcune donne, peraltro, la stimolazione dei capezzoli può indurre da sola l’orgasmo. Tutto ciò convalida l’ipotesi che i meccanismi di legame sviluppatisi nell’ambito del rapporto madre-figlio vengano messi assai spesso al servizio del legame tra adulti, in questo caso, per rinforzare il rapporto individualizzato con un uomo. Non si può negare peraltro che un bambino che ha avuto una madre anaffettiva, autoritaria e prevaricante, crescerà chiuso, incapace di mostrare amore, convinto di non meritarlo. Non si può negare che un bambino con una madre seduttiva, simbiotica, soffocante, avrà difficoltà a liberarsene e ad amare liberamente e totalmente altre donne.
Prima di lasciare i miei ospiti di questa taverna spaziale, li costringo crudelmente a fare una riflessione su Star Trek, non necessariamente elogiativa… che cosa rappresenta quel videomito nel tuo immaginario? Ammesso che qualcosa rappresenti, s’intende…
Gli episodi di Star Trek rappresentano, in chiave favolistica, ancora una volta le proiezioni di onnipotenza dell’uomo. Questa spinta in avanti ha permesso tutta una serie di scoperte e quindi in una dimensione propulsiva si può considerare un fatto positivo. Non a caso “Cinquemila leghe sotto i mari” ha anticipato il sottomarino.
Siamo quasi arrivati a Persico-G, pianeta abitato da alieni che sono tutti mutanti del sesso… se devi scendere, ti conviene prenotare la fermata. Però torna a trovarmi, io qua sto… intesi eh?
Contaci.
Non mi resta che salutarti com’è d’obbligo sull’Enterprise: lunga vita e prosperità!

 

È possibile l'utilizzazione di queste conversazioni citando il sito dal quale sono tratte e menzionando il nome dell'intervenuta.

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commenti presenti

Intervista dai contenuti affascinanti. Comprero senz'altro i Mutanti del sesso di cui non sapevo.

inviato da emilia sarti
 

Da quando "La Stampa" tempo fà segnalò questo sito lo seguo con grande interesse e mai mi delude. questo inconcontro mi ha fatto conoscere questa sessuologa e vi rigrazio dell'opportunità che mi avete dato di sapere cose delle quali avevo solo vagamente letto in qualche articolo. Ma qui sono trattate dalla professoressa in maniera estesa e chiara. Alfonso d'Atri

inviato da Alfonso d'Atri
 

Mi sarebbe piaciuto che alla Prof.sa intervistata (mi riferisco in particolare alla gravidanza maschile) fosse stato chiesta una previsione di tempo necessario per raggiungere la realizzazione scientifica di quella cosa. E' possibile una risposta dalla Prof.sa? Grazie. maianna

inviato da marianna
 

Ma perché dovremmo sperare o attendere come cosa positiva la gravidanza di un maschio e la sua eventuale lattazione?... A chi può servire tutto ciò?... Perché violare la Natura che ha diversamente predisposto ? Pino Arcangeli

inviato da Pino Arcangeli
 

L'intervista ripropone in larga parte il vecchio temaNatura/Cultura. Se dovessimo fermarci alle soglie di quanto la Natura ha voluto, non avremmo avuto la meglio su tante malattie, non avremmo raggiunto l'attuale velocità di comunicazione fra gli umani, non ci sarebbe stato progresso della sensibilità del gusto dalle arti all'enogastronomia. certamente ci sono anche dei guasti nel Progresso, dobbiamo decidere se l'impresa vale la spesa e a me pare che la valga. Saluti a tutti del sito. Sandro C.

inviato da Sandro C.
 

Mi pare che la Persico una risposta l'abbia data circa a chi possa servire la gravidanza maschile indicando le coppie gay maschili ora costretti ad affidars i all'utero in affitto Nuvola Bianca

inviato da Nuvola Bianca
 

Sono d'accordo con Sandro C. Il progresso ha un prezzo. Perfino l'invenzione della ruota (una cosa mica da niente!) ha permesso pure che in tanti sotto le ruote di legno o di altra materia ci finissero. Rientrare nelle caveerne? Non mi pare una grande idea. elena carpi

inviato da elena carpi
 

Ma dove li scovate personaggi tanto interessanti da intervistare? Grazie di farceli conoscere. Questa Persico è straordinaria! Faro del Porto

inviato da Faro del Porto
 

Finalmente qualcuno riconosce che anche in fatto di sesso il Sessantotto èstato interpretato (cito dall'intervista) "da avanguardie che eroicamente si sono sacrificate per le generazioni a venire". Brava Persico! Giusy Melato

inviato da Giusy Melato
 

Vivo a Parigi da molti anni e la faccenda della sexual addiction è assai spesso argomento di articoli e dibattiti,, come credo avvenga altrove anche. Su di un punto solo non sono d'accordo con la Dottoressa Persico (mentre condivido tutto il resto che sostiene in quest'intervista) ed è proprio la sua accettazione della seual addiction come patologia facendo paralleli con il gioco e gli acquisti compulsivi. Secondo me la sexual addiction c'è sempre stata ma non la chiamavamo così e non le riconescevamo, giustamente, il ruolo di patologia. Mi sembra insomma un'americanata che gli psichiatri, infatti americani sono stati i primi a parlarne, che nasconde interessi. Come quando viene indicato un certo atteggiamento, catalogato come patologico e poi poco dopo - miracolo! - esce sul mercato una pillola che cura proprio quell'atteggiamento. Grazie per l'ospitalità. Gianni S

inviato da Gianni S
 

Chiedo perdono a tutti i gentili amici per il ritardo della mia risposta. Ringrazio coloro che hanno avuto parole di apprezzamento per la mia intervista su Enterprise: Emilia Sarti, Alfonso D’Atri, Faro del porto, Giusy Melato, Nuvola bianca, Elena Carpi. A Marianna, a Pino Arcangeli, a Sandro C., a Gianni S., rispondo ai loro interrogativi e commenti. Cara Marianna la gravidanza maschile per essere realizzata ha bisogno di una maggiore evoluzione principalmente culturale e poi scientifica. Le richieste sono esigue e ci sono tanti altri problemi che hanno la precedenza. A mio parere, al momento giusto, queste esperienze saranno praticate. Caro Pino, quello che ho scritto della lattazione e della gravidanza maschile non va né sperato né atteso, ma si profila in un orizzonte carico di novità. Nessuno vuole violare consapevolmente la natura: essa è stata già abbondantemente violata. Il progresso corrode la natura ma risponde alle esigenze che l’uomo crede di avere. Sandro C., diversamente, guarda al lato positivo del superamento della natura, ed elenca tutte le conquiste del progresso. Ai posteri il giudizio. Caro Gianni la sexual addiction è stata inquadrata ufficialmente fra le patologie compulsive. Nel 1886 Richard von Krafft-Ebing la descrive nel suo libro Psychopathia-sexualis come una condizione in cui l’appetito sessuale del soggetto è sviluppato in maniera anomala, tanto da non permettere nessun altro scopo nella vita. Certo gli americani le hanno dato il nome ma era conosciuta anche in Italia come desiderio sessuale iperattivo e tuttavia molto rara. C’è da dire che il ritmo di vita attuale e la necessità di “rilassarsi” ha favorito l’espandersi di questa compulsione. In effetti il desiderio sessuale iperattivo è spesso usato come rimedio ad un’ansia insopportabile. Spero di avere esaurito la vostra curiosità. Sono sempre a disposizione per ulteriori richieste, Gloria Persico

inviato da Gloria Persico
 

oh cielo, gie0 la prima!!!! mi ricordo anroca quando nel tuo blog con le matite colorate ci desti la magnifica notizia: l'INP non sarebbe pif9 stata sola senti, non metterti l'ansia che poi la passi alla PBF. tranquilla, lasciala vivere in serenite0 questo momento magico, che8 la seconda elem e8 gie0 altra cosa. e goditi pure tu questo momento che non ritornere0. la prima e8 la classe pif9 faticosa ma la pif9 bella in assoluto. fidati, ne so qualcosa. baci.

inviato da zDyvfhRZzdePih
 

Sono un'attivista del gruppo contro la pedofilia e sto aiutando un padre a cui, con l'aiuto di alcuni magistrati, avvocati e poliziotti, è stato rapito davanti i suoi occhi e portato via per finire nelle mani pedofile in Belgio. Io non riesco a trovare nessun giornalista o avvocato disposto ad aiutarlo perche nel suo articolo uscirebbero i nomi di magistrati che lui aveva già denunciato. Oppure disposto a pubblicare il suo libro che sta scrivendo?

inviato da Milena
 

 

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