L'ospite accanto a me è Lea Vergine.
Critico d'arte. Definizione corretta, anche se riduttiva perché,
per l'importanza dei suoi studi e delle mostre da lei proposte, meglio
ancora le si attaglia la didascalia di storica e teorica dell'arte contemporanea.
Di lei ha scritto Giorgio Manganelli: "
pratica una indagine
fatta di nevrosi e di filologia, inseguimento di indizi, riconoscimento
di orme
". E Jole de Sanna: "E' l'unico esempio nella
letteratura artistica mondiale che sia ad un tempo protagonista e testimone
dei fatti in unità di tempo e di scrittura
".
Di casini ne ha provocati tanti, basti ricordare lo scandalo che suscitò
presso i conservatori nel '74 "Il corpo come linguaggio" dove,
per prima in Italia, esplorava gli aspetti estremi della Body Art, rilevandone
le origini psicopatologiche e le risultanze espressive. Testo ancora
attualissimo tanto da essere ripubblicato pari pari nel 2000 da Skira.
O ancora "Trash: quando i rifiuti diventano arte" di Eletta,
1997. Quanto sto dicendo, è ribadito anche dai suoi più
recenti lavori: per Rizzoli "Ininterrotti transiti" - se ne
volete sapere di più cliccate su http://www.rcs.it
- e "Schegge", ancora per Skira, ne trovate una guida alla
lettura su http://www.artandjobmagazine.com
Di notevole valore anche "Attraverso l'Arte", Arcana, nel
'76, e "L'arte in trincea", Skira, del '96.
L'ho incontrata a Mantova, dopo molti anni che non ci vedevamo, e davanti
a un Prosecco calamitosamente tiepido, ho riascoltato la sua voce pigolante
che dice parole da ruggito. Ne ho ammirato ancora una volta l'eleganza,
la riservatezza e la dolce ferocia. Sembra una figura uscita da una
pagina di Proust se non fosse che fuma quanto un camionista turco e
non mi risulta che le dame dei Guermantes avessero quel vizio né
che scrivessero, come fa lei, sul Corriere della Sera e Il Manifesto.
- Benvenuta a bordo, Lea
- Ciao Armando, vox clamantis in deserto!
- Voglio farti assaggiare questo Forteto della Luija di Scaglione
qua
il bicchiere
ecco fatto.
Hai scritto: "Fare arte comporta passione, lotta, desiderio,
speranza, fallimento, e cos'è stato ed è fare arte, se
si prescinde da tutto questo?". Oggi, queste tue perverse attese
le ritrovi in quali movimenti o figure?
- In tutti quelli che hanno fatto arte da Bosch a Serrano.
- Paul Virilio attacca l'arte moderna accusandola di trascurare il
corpo rappresentato con tela e colori per imporre, complici i Musei,
come vincente l'immagine spettacolare della videoinstallazione fatta
di foto, fasci laser, alta definizione, eccetera. Tu che ne pensi?
- Che Virilio non va oltre i quadri dipinti. Nulla di male.
- Esprimersi oggi su tela e colori, lavorare con quei materiali, ha
ancora un senso?
- Perché no?
Ma non è il solo modo di comunicare esteticamente, da novantacinque
anni in qua.
- Esiste un rapporto, e, se sì, quale, fra le avanguardie storiche
e le nuove ricerche espressive dei nostri giorni, computer compreso?
- Forse quello di sperimentare mezzi nuovi per le emozioni di sempre.
- L'arte elettronica
- Chee?
- L'arte elettronica
- Chi ha fatto arte elettronica?
- Vabbè, domanda di riserva: multimedialità è un
termine che ha avuto tanto successo da provocare un abuso. Ho perfino
visto reclamizzata una cucina come "cucina multimediale".
Insomma, i suoi significati diventano troppi, rendendone generico il
concetto. Illuminami con una tua definizione di quel termine
- Non illumino niente e nessuno.
Però, Armando, non sorprenderti, si sa che gli italiani parlano
ormai secondo la brutalità e l'approssimazione della parodia
linguistica della tv.
- Arte e scienza. Voglio farti una domanda intelligente. Non mi resta
quindi che fartela fare da un altro. "Il futuro apparterrà
più agli artisti o agli scienziati?" si è chiesto
Pierre Lévi. La tua risposta?
- Lévi dovrebbe porsi interrogativi meno rancidi, forse.
Ad entrambi, come sempre, direi. Anche perché - come scriveva
Georges Braque - l'arte è fatta per turbare e la scienza per
rassicurare.
- Sono in molti a sostenere che Arte e Mercato siano inconciliabili.
E' così anche per te?
- Una sostiene l'altro e viceversa.
- A tutti gli ospiti di questa taverna spaziale, prima di lasciarci,
infliggo una riflessione su Star Trek, in sigla ST
che cosa rappresenta
quel videomito nel nostro immaginario?
- Non so chi sia ST
che mi sia venuta la psoriasi per questo?
- Non so. Però più di un dermatologo attribuisce la psoriasi
ad una mancata visione di ST.
So però che siamo quasi arrivati a Verginya, pianeta dove si
osservano ininterrotti transiti di alieni che usano il corpo come linguaggio
se
devi scendere, ti conviene prenotare la fermata. Stoppiamo qui l'intervista,
anche perché è finita la bottiglia di Forteto della Luija
di Scaglione
Però torna a trovarmi, io qua sto
intesi
eh?
- Ricorda che prediligo i bianchi dolci. Come questo che mi hai offerto.
Questa sì che ti parrà una perversione!
- Per niente. E poi amo tutte le tue dolciatroci cose.
- Che la vita ti sia dolce, Armando!
- Ti saluto com'è d'obbligo sull'Enterprise:
lunga vita e prosperità!
È possibile l'utilizzazione
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