Un bar notturno dove gli avventori si conoscono tutti fra loro. Più per nome che per cognome.
Da un vecchissimo juke-box in fondo alla sala,
provengono le note della canzone che vi aggrada.
In Primo Piano, Adolgiso parla con i suoi amici di sempre, sfaccendati o peggio.
Scommettiamo un Campari che ho rifatto con altro tema una famosa poesia del Belli?... proprio così.
Lo sapete come la penso… vale più riscrivere che scrivere, alla creazione preferisco la ricreazione.
Quel grandissimo poeta che nulla ha da invidiare a Dante, mica lo dico solo io, nel 1832 scrisse una delle sue più famose composizioni: La Madre de le Sante… è la madonna?... gesù, ma che madonna dite!... Si tratta della più intima parte femminile che il Belli riuscì a chiamare in tanti e tanti modi da farne un sonetto… ne compose anche un altro, con la stessa tecnica, che riguardava il sesso maschile.
Gli schemi dei sonetti… chee?... non c’entra Nedo Sonetti l’allenatore di calcio, possibile che state sempre fermi al Corriere dello Sport!!... gli schemi dei sonetti, dicevo, forma poetica antichissima, possono essere composti in vari modi, ovviamente nella mia composizione ho seguito lo stesso del Belli, cioè ABAB ABAB CDC DCD.
Mentre il Belli ha parlato di quel sito anatomico, io ho scritto su di una droga di cui spesso sento dire in giro che è assai diffusa… ne parlano sui giornali, alla tv… già… proprio la coca di cui pare fanno uso in tanti.
Ho raccolto le tante maniere in cui viene chiamata da Torino a Milano, a Firenze, a Roma, a Napoli… e messe in fila le parole n’è venuta fuori una composizione poetica ispirata, come dicevo, al Belli… come?... leggere il mio sonetto?... nooo! non se ne parla… visto che ora è?... m’offrite una birra alta?... se è così… certo, non posso rifiutare… ecco qua.
Chi cercasse la coca di mattina,
a farsi capì da gente tosta e dotta,
oppur di sera, al bar o alla latrina,
gli tocca dì: bianca, sniffata, botta.
Ma noi gran vecchi figli di puttana
la diciamo anche faloma, sostanza,
pratica, malandrina, cerbottana,
signorabianca, svelta, baldanza.
Sciccosa, sbiancatrice, campanella,
striscia, agitata, polvere, ventosa,
brillante, friccicosa, consorella.
Riga, vivace, candida, nevosa,
l’andina, la bastarda, bambinella
l’amara, la nasale, quella-cosa.
E se ‘l sonetto a te piace caudato
Vado a beccà due grammi dal “Carriola”
spero soltanto non mi dia ‘na sòla.
Grazie, grazie… basta così… troppo buoni.
Ma che ora s’è fatta?... ‘azzo!… s’è fatto tardi… domattina ho una sveglia terribile, devo alzarmi per mezzogiorno.
‘Notte… buonanotte a tutti.
Tutti i testi di questa sezione sono registrati in SIAE alle sezioni Olaf o Dor.
Per riprodurli, due congiunte condizioni: citare l'autore e la sigla del sito.
|