Un bar notturno dove gli avventori si conoscono tutti fra loro. Più per nome che per cognome.
Da un vecchissimo juke-box in fondo alla sala,
provengono le note della canzone che vi aggrada.
In Primo Piano, Adolgiso parla con i suoi amici di sempre, sfaccendati o peggio.
Sono uno di parola io. Qui lo dico e qui lo nego.
Vi avevo promesso che avrei terminato la mia esposizione sui contraccettivi letterari per evitare di scrivere romanzi o poesie, ed eccomi qua a finire quanto dicevo l'altra sera.
Oltre a quelle già illustrate, ci sono altre tecniche.
Psicodiaframma
Metodo fondato sulla dissuasione.
Non può essere applicato a se stesso da un autore, ma è necessario l’intervento di uno specialista (di solito, un oulipianologo) dal quale è necessario recarsi appena insorgono i primi sintomi di un’imminente ispirazione.
Il metodo è imperniato sul convincimento che l’autore gravido di un’idea di romanzo è tensiolabile. Il suo sistema nervoso è in uno stato di grande instabilità, facilmente incline a modificazioni simili a quelle che si hanno nei ciclotimici; la psiche e l’attività emotiva sono concentrate sullo stato di prossima figliolanza di personaggi e trame.
Esistono due tipi di applicazione dello Psicodiaframma:
a) lo specialista, usando Manganelli, percuote fortemente i timpani del paziente risuonando fino alla tromba di Eustachio (è un condotto che collega l’orecchio medio del romanziere alla Copertina), facendogli ascoltare – amplificato in cuffia a molti decibel, affinché bene intenda – l’aforisma di uno scrittore italiano: “ Basta che un libro sia un ‘romanzo’ per assumere un connotato losco”;
b) oppure inserisce nella Tromba di Falloppio (nella mente degli autori è un condotto che si estende dal Capitolo alla parte superiore dell’Indice) una strisciolina di cellulosa su cui è riportato il detto di Pessoa: “Il romanzo è la favola delle fate per chi non ha immaginazione”.
Il metodo non è privo, purtroppo, di limiti. L’autore, infatti, se non è stato dai suoi congiunti tempestivamente portato dallo specialista, è spesso sordo ad ogni richiamo psichico, specie se è in fase di “plateau” mentale costituito dal perdurare dell'eccitazione scrittoria che precede il raggiungimento della fase cosiddetta orgasmico-redazionale.
Spirale
Consigliata soprattutto a chi ha già partorito romanzi. E’ un piccolo dispositivo che viene inserito nella cervice dell’autore (quando è possibile, perché spesso i narratori hanno cervice dalle dimensioni tanto piccole da impedire l’intervento). Va ricordato che la maggior parte della loro cervice è di tessuto fibroso che le conferisce la forma di uno sfintere, cioè muscolo circolare, simile a quello anale, permettendo grande adattabilità di dimensioni e forme nel parto letterario: dal romanzo breve alla saga plurigemellare in più tomi; tale rassomiglianza, nei romanzieri e nei poeti, fra cervice e sfintere è all’origine anche di osservazioni sul risultato del loro parto assomigliato spessissimo all’evacuazione.
Le spirali contengono sostanze bioattive dette ‘paratesto’.
Queste agiscono sulle produzioni verbali (soprattutto sul testosterone presente sia nei testicoli sia nella testa, organi questi che negli autori di romanzi sono tanto simili da confondere anche un luminare) che contornano un testo e fanno di esso un libro: titolo, dediche, prefazioni, postfazioni, scelte tipografiche, etc..
Pillola
Blocca l’ispirazione. Questo risultato è raggiunto con l’azione sull’ipotalamo e sull’ipofisi, le due ghiandole cerebrali che stimolano alcuni a comporre romanzi.
Ecco una scheda-tipo di una pillola. Si è qui scelto il farmaco chiamato: Adolgivelden
- Composizione qualitativa e quantitativa: Ogni compressa contiene 0,075 mg di Queneau-dene e 0,03 mg di Perec-estradiolo
- Forma farmaceutica: Compresse rivestite di film senza film.
- Indicazioni terapeutiche: Prevenzione del concepimento di forme narrative
- Modalità’ di assunzione: Le compresse devono essere prese seguendo l’ordine indicato sulla confezione, ogni giorno alla stessa ora, deglutendole con un po' di inchiostro al cromo; la posologia è di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo di 7 giorni libero da pillola, durante il quale si verifica di solito una emorragia – di inchiostro simpatico – da sospensione. Questa inizia in genere 2-3 giorni dopo l’ultima compressa e può anche non essere terminata prima dell’inizio della confezione successiva.
- Modalità’ di inizio del trattamento: Nessun tentativo d’inizio di romanzo nel mese precedente.
Ma che ora è?...'azzo s'è fatto tardi!...domattina ho una sveglia terribile, devo alzarmi per mezzogiorno…vado via…ci vediamo domani sera…'notte, buonanotte a tutti!
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