Un bar notturno dove gli avventori si conoscono tutti fra loro. Più per nome che per cognome.
Da un vecchissimo juke-box in fondo alla sala,
provengono le note della canzone che vi aggrada.
In Primo Piano, Adolgiso parla con i suoi amici di sempre, sfaccendati o peggio.
Scommettiamo un Campari che ho scritto una grande quantità d’epitaffi su commissione?... non ci credete? Ho le prove.
Avvenne nel 1981 allorché in un contenitore radiofonico della Rai, “Il giardino delle delizie” – ogni puntata dedicata a un tema - ideato da Pinotto Fava, fui, e ne sono ancora grato a Pinotto, invitato a costruire in quella serie di trasmissioni un numero dedicato alla Morte.
Visto ch’eravamo alla radio e di morte si parlava, intitolai la puntata: “Il tempo a nostra disposizione è terminato”.
Tra i tanti pezzi trasmessi di vari autori, tutti birichini, figurava anche una mia composizione letteraria in cui s’immaginava un tipo che svolgeva il mestiere di scrittore d’epitaffi. Lo sapete no? C’è gente che nella fretta di morire non ha tempo per scrivere la propria lapide, o per prudenza anticipa i tempi e ne commissiona una per sé.
Per questo, chi per mestiere scrive epitaffi si premura d’averne sempre alquanti pronti per la vendita… leggerveli?... nooo, non se ne parla… visto che ora è?... come?... m’offrite una birra alta?... se è così… ma pochi pochi, eh, intesi?
Lapide per coniugi:
La prima notte volò, quest’ultima non finirà mai
Un attore:
Ho conosciuto molti forni, ora anche un fornetto
Uno sfiduciato:
Dicevano ch’ero un pessimista. Visto com’è andata a finire?
Ferroviere fascista:
Fui di destra. Morii per un sinistro.
L’ho sempre detto: mai fidarsi di quelli lì!
Un sindacalista:
La morte è crumira
Un ritardatario:
Ah, se avessi fatto tardi anche questa volta!
Un flemmatico:
Mai acceso, ora estinto
Un suicida:
Chi parla di reincarnazione è un sadico
Un neonato:
Ho scelto di non incontrarvi
Una dantista:
Dovunque andrò, sono preparata
Una speleologa:
Morire è grottesco
Un calciatore:
Ragazzi, che autogol!
Un latinista:
More solito
Una sguattera:
Dal lavello a l’avello: una vita a sciacquare io!
Un pusher:
Polvere sei stato e polvere ritornerai.
Proprio vero.
Un ateo:
Dio mi ha fatto a sua immagine? Se mi vedesse ora!
Basta così.
…grazie… grazie… troppo buoni!
Ma che ora s’è fatta?... ‘azzo!… domattina ho una sveglia terribile, devo alzarmi per mezzogiorno.
‘Notte… buonanotte a tutti.
Tutti i testi di questa sezione sono registrati in SIAE alle sezioni Olaf o Dor.
Per riprodurli, due congiunte condizioni: citare l'autore e la sigla del sito.
|