Questo mese Nadir ha invitato il webscrittore Antonio Zoppetti.
Nato a Milano nel 1965, laureato in filosofia, mi muovo a tutto campo nel mondo dell'editoria. Dal 1992 ho curato edizioni di dizionari ed enciclopedie in cd-rom, e sono autore di vari progetti multimediali e ipertestuali. Nel 2000 ho fondato il sito www.linguaggioglobale.it, con il quale, nel 2004, ho vinto il premio Alberto Manzi per la comunicazione educativa.
Dal 2002 scrivo e orchestro giochi letterari e di scrittura collettiva attraverso il blog: http://zop.splinder.com dal quale, nel 2006 è stato tratto il libro: Gentile editore io non demordo, ed. RGB.
Un mio rifacimento-contaminazione su web degli “Esercizi di stile” di Queneau, che ha coinvolto oltre duecento blogger, è stato premiato al concorso ‘Scrittura Mutante’ nel 2003. Dal successo di questa esperienza ho tratto il libro Blog. PerQueneau? La scrittura cambia con internet, Luca Sossella editore, Roma 2003.
Convinto che dai nuovi media scaturirà prima o poi un linguaggio e una poetica concepiti per essere fruiti in modo virtuale, ho scelto il web come terreno su cui muovermi e sperimentare.
Lo ritengo un "supporto" con una dignità non inferiore a quella degli altri media e penso che se le avanguardie di primo Novecento avessero avuto il computer, lo avrebbero utilizzato.
In questo senso ho proposto, tra il serio e il faceto, un manifesto che fa il verso a quelli dei Futuristi: http://zop.splinder.com/1132655607#6363569 .
Scrivere tenendo conto della lettura a monitor implica progettare strutture narrative modulari, molto brevi, labirintiche e soprattutto percorsi non lineari: l'autore non costruisce la sua opera su una sequenzialità e un ritmo che "impone" al lettore, ma viceversa concepisce strutture mobili, analogiche e tra loro collegate che il lettore attraversa con un suo percorso personale tra i tanti possibili. Questo approccio non è figlio dalla tecnologia, come a volte si dice. Esiste una tradizione letteraria pre-elettronica che va nella stessa direzione e che andrebbe recuperata e riproposta attraverso i nuovi supporti; Barthes, Derrrida o Foucalt, per esempio, concepivano la letteratura in modo reticolare. E che dire dei lavori combinatori, potenziali, e la letteratura gioco di OULIPO, Queneau e patafisici? Quando Calvino, nella quinta delle “Lezioni americane”, riferendosi al romanzo puzzle di Perec “La vita istruzioni per l'uso”, teorizza il concetto di iper-romanzo e si interroga sulle sue forme, ci dà delle indicazioni preziosissime da riprendere oggi sul web.
Da queste premesse nascono i miei lavori.
La letteratura potenziale, per esempio, si può oggi riproporre in rete come scrittura collaborativa: date le regole, i componimenti invece che essere replicati in modo automatico vengono prodotti dai lettori che diventano in questo modo partecipanti. Altri elementi su cui si può lavorare sono la multimedialità e il movimento come, ad esempio, versi animati.
Ai visitatori di Nadir, propongo tre lavori estratti dal mio sito http://zop.splinder.com che contiene molti altri lavori sulla stessa linea stilistica.
- Storie circolari: http://zop.splinder.com/1118909326#5048911
- Tira il dado: http://www.linguaggioglobale.com/blog/dadismo/dado_1.htm
- Poesie animate: http://zop.splinder.com/1136198419#6737702
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