Questo mese Nadir ha invitato la video artista Silvia De Gennaro.
Per aver fretta di venire al mondo sono nata in anticipo mentre mia madre era in vacanza a Chianciano Terme, ma in realtà sono di Roma, città dove vivo e lavoro.
Dopo varie esperienze artistiche nel campo della pittura e delle installazioni, dal 2000 ho cominciato ad occuparmi di arte digitale, video arte e animazione.
Il carattere ibrido dei miei lavori mi ha permesso di partecipare sia a festival di cinema internazionali che a rassegne di video arte, ottenendo risultati in entrambi i campi.
Dal 2011 lavoro su un progetto, composto da stampe e video, sul tema del viaggio in ambiente urbano, intitolato Progetto Travel Notebooks
In un’esistenza dove tutto scorre, s’intreccia e si trasforma come nei frame di un video, viviamo sospesi fra tragedia e meraviglia, fra cinismo e innocenza, in un continuo affannato rapporto con l’altro da noi; così i miei lavori si dividono tra il bisogno di denuncia delle ingiustizie sociali e la necessità di raccontare il sogno.
Per la libertà creativa che concede, l’animazione è diventata il mio principale mezzo espressivo. Ma la scelta è dovuta anche alle sue intrinseche caratteristiche meditative: tempo, lentezza, attenzione al dettaglio, pazienza.
Fare animazione è simile alla realizzazione di un mandala; la scrittura sulla timeline una sorta di ricamo, ogni keyframe un punto del cucito.
Piero Deggiovanni, “Antologia critica della video arte italiana 2010 - 2020” - Ed. Kaplan,
“Silvia De Gennaro è una videoartista che ha scelto, da molto tempo, l’animazione digitale 2D e 3D come forme espressive a lei congeniali, dimostrando così come il linguaggio dell’animazione sia tra i più liberi e più ricchi di soluzioni simboliche anche in ambito videoartistico – fatte salve alcune condizioni come l’uso metaforico e allegorico dell’impianto scenico e dell’azione rappresentata.”
“… Un aspetto più leggero e meno impegnato ideologicamente, è rappresentato dalla suite psicogeografica Travel Notebooks (2011/in atto), una raccolta di video cartoline emozionali, suggestive e delicate, sulle impressioni di viaggio raccolte dall’artista nei suoi spostamenti nazionali e internazionali …
… Osservando le opere di questa serie si ha la sensazione di essere in un atelier fotografico ottocentesco, o ancora meglio, in un diorama semovente che incanta con movimenti dilatatori e contraenti accompagnando l’occhio nell’esplorazione di edifici e scorci pittoreschi…
… La tecnica delle giustapposizioni di ritagli fotografici trasforma gli scenari di questa serie in un complicato meccanismo scenografico, che rispecchia la propensione della memoria a selezionare ed evidenziare gli aspetti più emotivamente attivi, per poi mescolarli nel ricordo che li ricompone poeticamente grazie all’immaginazione.”
(Su Travel Notebooks: Venice, Italy) - “Venezia sorge dalle acque come una Venere di pietra salutata dal grido dei gabbiani. Gradatamente la scena si anima d’improbabili battelli-edifici. Gondolieri trasportati da uccelli, prospettive che avanzano sghimbesce come quinte teatrali, mutando continuamente le vedute scenografiche … La scena si muove armonicamente dando la sensazione di perfetta macchina teatrale, libera da turisti inopportuni”.
Elena Marcheschi, “Videoestetica dell’emergenza” - ed. Kaplan, Torino, 2015 (pag.112/114)
“E’ soprattutto sul tema dell’allarme che si sofferma il video Quest’estate le zanzare saranno più cattive (Italia, 2010, 6’’20’’) di Silvia De Gennaro. Il titolo del video riprende uno dei tanti titoli di articoli giornalistici e servizi televisivi divulgati quotidianamente che fanno parte di una strategia comunicativa e di una retorica della paura che caratterizza il panorama dei mass media attuale. L’autrice, adottando con distacco ironico questa e molte altre notizie, realizza un prodotto audiovisivo dal sapore ludico dove i titoli appaiono curiosi e inverosimili per quanto terrorizzanti”.
Barbara Martusciello e Paolo di Pasquale – Webmagazine Artapartofcult(ure), 23 – 5 – 2018
“Tantissimi i video che è impossibile citarli tutti; tra i tanti segnaliamo l’originale animazione – ibridata – Travel Notebooks: Bilbo, Bizkaia- Spain di Silvia De Gennaro … porta ironia e freschezza nelle sue panoramiche realistiche e allo stesso tempo fantasmatiche. Realizzate come un collage di diverse immagini che costruiscono una città immaginaria – il dadaista Paul Citroen docet –, una sorta di wunderkammern metropolitana che accoglie oggetti inconsueti che animano di dinamica vitalità la narrazione“.
Alcuni miei video
Travel Notebooks: Venezia
Questo non è un film dell'orrore
Il canto del pensiero errante
Aeternus Amor (e altri taccuini)
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