Nadir questo mese ha invitato l’artista Debora Vrizzi.
Attualmente vivo e lavoro principalmente a Roma ma le mie collaborazioni mi portano spesso a viaggiare anche fuori dal contesto italiano. Mi sono formata prima presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e per qualche anno mi sono occupata di moda come fashion designer; in seguito ho avuto accesso al Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC_SNC) di Roma al corso di Fotografia.
Mi occupo prevalentemente di fotografia, videoarte; in parallelo lavoro come regista e direttore della fotografia di cortometraggi, spot e videoclip.
Partecipo a collettive, personali e premi in Italia e all’estero.
Personali
2009: “Mise-en-scène”, offiCina Beijing, Pechino, Cina.
2007: “Mise en Abyme”, Galleria 3g, Udine.
Collettive
2010
C.A.R.M.A. Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate, Roma.
“Wannabee Prize International Art Contest”, Galleria Wannabee, Milano.
2009
“La meglio gioventù”, a cura di A. Bruciati, E. Comuzzi, GAMC, Monfalcone.
“Digital Photofest”, Lucca.
“Festival Internazionale del Film di Roma”, a cura di B. Di Marino, Roma.
“VideoArt YearBook”, DAMS. Bologna.
“Quotidiana 09”, Padova.
“Artistesse, Sguardi Altrove”, a cura di F. Giromini, Milano.
2008
“Lelabò”, Careof, Milano.
2007
“91° Collettiva Giovani Artisti”, Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia.
2005
“Performance monetaria in video”, per Bank of FUN di P. Ciani, 50° Biennale di Venezia.
Direttore della fotografia
2010
Spot Croce Rossa Italiana, regia Francesco Costabile.
I casi della vita, regia di Corso Salani.
Spot “Celyn B” di Elisabetta Franchi, regia Debora Vrizzi.
2009
Habibi, regia D. Del Degan, premio migliore fotografia, Arcipelago Festival Internazionale di cortometraggi 2010
2006
Dora, regia Sergio Basso in concorso: International Locarno film festival 2007
premio miglior fotografia Capalbio Cinema International 2008
Concorsi
2010, Magmart, international videoart festival, coll. permanente CAM/PAN Napoli 5ed.
2009: Premio Pagine Bianche d’Autore Friuli Venezia Giulia, menzione ed. 2008-09.
2008: Premio Pitti Immagine, IT’s Photo # Seven, Trieste
Link
http://vimeo.com/user3580156/videos
Le mie opere sono il risultato di una ricerca volta a far emergere le ambiguità della nostra società, cerco di ridicolizzare le malattie presenti nella nostra contemporaneità.
Gioco con me stessa diventando di volta in volta un personaggio diverso del nostro tempo.
Scrive Bruno Di Marino: Il travestimento è sicuramente una delle caratteristiche dell’arte di Debora Vrizzi. Ma le sue performance sono pensate e realizzate unicamente per la messa in scena video o per la posa fotografica, insomma per una rappresentazione in cui i personaggi e le situazioni da lei create, abbiano una loro costruizione e una loro logica narrativa. L’altra caratteristica di un’estetica che si muove tra posa e immagine in movimento, è la rivisitazione parodistica di miti e riti che, in serie come Alovaf o Struck of Love, attingono sia alla fiaba, con tutti i risvolti psicanalitici che l’artista fa propri e - in qualche modo - autobiografizza, sia all’iconografia pittorica, ai temi dell’arte sacra del ‘500 e del ’600, richiamati dal panneggio, dalle pose dei personaggi e - soprattutto - dal rigoroso lavoro sulla luce. Il rimando a un’iconografia precisa è, infatti, continuamente reinventato dall’artista .
Essere artista friulana, significa “indossare” una cultura fatta d’incroci, di trame e orditi, di confini intesi come scambio, ma anche come chiusura.
Mi accorgo che la mia ricerca artistica è iniziata come una sintesi tra la volontà di far emergere la mia cultura e quella di evaderla. Mi trovo spesso a confronto con temi e situazioni che da un lato mi alimentano e dall’altro mi limitano.
Così, nelle mie opere, spesso mi sembra di iniziare da un “C’era una volta...”, che racchiude il fascino della favola e della tradizione, ma anche la censura di un passato desueto che però mi affascina e stimola.
In collaborazione con l’artista e illustratrice Emanuela Biancuzzi ho fondato il gruppo CianographicSisters© duo nato per onorare la memoria di Piermario Ciani, scomparso nel luglio 2006.
Piermario, artista friulano, ma prima di tutto amico, è la mia radice; a lui ho dedicato la foto “I miss you” che vuole rendergli omaggio anche attraverso il gioco di parole che lui utilizzava spesso nei suoi lavori.
La miss è avvolta da una fascia commemorativa normalmente utilizzata per i fiori portati in omaggio al defunto che sostituisce la fascia della premiazioni ai concorsi di bellezza.
I Miss You |
La Bella Addormentata
– Annunciazione
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Fashion is not one dress
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Maria Antonietta,
16 – 10 – 1793
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Sissi, 10 – 9 – 1898
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Mata Hari, 15 – 10 – 1917 |
Lady Diana, 31 – 8 – 1997
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Madre Teresa, 5 – 9 – 1997
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Principessa sul pisello
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