Questo mese Nadir ha invitato l’artista Elisa Zurlo.
Ho iniziato la mia ricerca artistica al DAMS, Università di Bologna: qui con un gruppo di studiosi abbiamo realizzato diverse iniziative artistiche e l’attuale archivio di video art della città. Dal 1995 al 2003, come artista in residenza al CICV nuove tecnologie Pierre Schaeffer ho esplorato i linguaggi elettronici e digitali con video e installazioni multimediali, tra cui Flying Cities progetto di architettura nello spazio realizzato con EU Cultura 2000. Dal 2008, a Trieste, continuo la ricerca arte scienza con nuovi progetti di media art, Trans-Mutazioni e Connessioni Synapses presentate all’Immaginario Scientifico.
Abito a Venezia e Trieste.
I miei lavori, performance multimediali interattive sono interpretazioni poetiche di suggestioni scientifiche in cui il pubblico è chiamato a confrontarsi con il concetto di trasformazione, evoluzione e mutazione antropologica come in INFINITI FUTURI / Salti Poetici e Atti Quantici o in Trans-Mutazioni.
I miei video accolgono mobili e quindi metamorfiche narrazioni immaginifiche, entrano nelle cellule della materia delle immagini, per modificarne il DNA, cambiandone la forma stessa, per sorprendendoci nel divenire dello spirito sottile del digitale.
“Elisa Zurlo è un’artista attuale nel senso che vive, assimila e traspone le caratteristiche peculiari del nostro tempo in immagini mobili, azioni performative, complesse narrazioni artistiche in fieri. È un artista che si serve dei nuovi media tecnologici, a partire dalla video-art ormai storicizzata, per costruire poetiche metafore, visioni future, traducendo sul piano creativo con diversi linguaggi audio-video-performativi, un pensiero analitico che indaga sulla trasformazione dell’umanità e del mondo a seguito del predominio tecnologico che lo governa.
I concetti di trasmutazione, di interconnessione, di parallelismo tra la struttura del nostro cervello - replicata nelle reti neurali artificiali - e gli sviluppi socio-politici dell’aggregato umano appaiono come linee guida di una costante ricerca che si traduce in affermazione artistica”.
(Maria Campitelli, storica dell’arte)
Lavori in Rete
- Uncommon Places ( Parte della performance)
- Connessioni - Synapsis
- Physis
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