Questo mese Nadir ha invitato la videomaker Stefania Rossi.
Sono nata a Saronno nel 1980.
Da sempre devota al disegno, nel 1999 mi iscrivo al corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Durante gli anni di studio la mia riflessione sullo sguardo e la percezione si evolvono in un interesse per le nuove tecnologie applicate all’arte in cui mi diplomo con una tesi che riflette sulle avanguardie del decennio 1970. Attraverso il coinvolgimento degli artisti attivi in quel periodo indago su quanto le sperimentazioni del passato possano ancora ispirare le pratiche del nostro presente.
Continuo l’approfondimento, in un biennio da tutor, presso la cattedra di Storia del Cinema e del video all’Accademia di Belle Arti di Brera e in contemporanea mi dedico al montaggio e alla creazione di video, documentari e performance.
Ho dedicato gli anni più recenti alla realizzazione di un libro monografico L'evoluzione biologica di una lacrima (Timia, 2017) su Alberto Grifi, artista romano, il cui pensiero ha inciso profondamente nella mia formazione.
Dal 2016 vivo a Roma dove insegno Discipline audiovisive in un liceo artistico.
Il video che presento in questo numero di Nadir è intitolato “Mezzogiorno a Piazza Cordusio”.
Un paesaggio urbano, uno spaccato, un frammento di un quotidiano cittadino (Milano - Piazza Cordusio - ore 12) a cui viene sottratto per ‘cancellazione’ gran parte delle strutture architettoniche. Delle piccole particelle di realtà rimangono attaccate alla ‘carne’ dei passanti grazie ai tagli grossolani e sgraziati con cui sono ritagliate le sagome delle persone. Non vuole suggerire una negazione ma al contrario un’apertura, uno sfondamento prospettico attraverso il quale sia possibile coniugare nuove definizioni di realtà e disegnare inediti paesaggi.
Mezzogiorno a piazza Cordusio
Video
Sonoro
Durata 1’ 30”
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